Il tuffo di testa del colombiano dopo sette minuti decide la sfida di Marassi contro la Sampdoria
Straripante nel primo tempo, accorta fin quasi all’eccesso nella ripresa,in ogni caso vincente: la Juve esce con tre punti dalla gara di Marassi contro la Sampdoria e capitalizza al massimo il gol di Cuadrado arrivato dopo una manciata di minuti di gara. I bianconeri meriterebbero ben più di una rete per quanto costruito nel primo tempo ma sciupano troppo e nella ripresa si siedono un po’ sugli allori, lasciando l’iniziativa ai padroni di casa, che vengono comunque contenuti a dovere. Il risultato è comunque un successo e a questo punto del campionato, davvero non potrebbe contare altro.
L’inizi, si diceva, è spumeggiante: la prima combinazione tra Dybala e Higuain arriva dopo neanche tre minuti, con il Pipita che conclude l’azione con un destro troppo centrale. Tra i doriani va tenuto d’occhio Quagliarella che, da bravo ex, ha motivazioni supplementari e dopo un bel dribbling su Barzagli e un assist non andato a buon fine, prova la conclusione con un diagonale rasoterra a lato di poco.
L’occasione non basta a spaventare la Juve, che manovra come piace ad Allegri, facendo girare velocemente il pallone con ottima tecnica e velocizzando l’azione al momento giusto. Momento giusto che arriva al 7′, quando grazie al velo di Mandzukic, Asamoah può arrivare al cross dalla sinistra e pennellare sulla testa di Cuadrado, che con un plastico tuffo di testa mette in rete il suo secondo gol in campionato.
I bianconeri a tratti giocano divinamente e, grazie alle rapidità di piede e di pensiero di Dybala e Cuadrado, affondano nella difesa avversaria che è un piacere. Proprio da un cross basso del colombiano nasce al quarto d’ora una ghiottissima occasione per il raddoppio, ma dopo l’intervento di Torreira e la respinta di Puggioni sui piedi di Mandzukic, il tocco a porta vuota del croato viene involontariamente respinto da Higuain. Lo stesso Pipita poco dopo ha sul destro il pallone buono, servitogli involontariamente da Regini, ma Puggioni ribatte il diagonale.
La Juve insomma non solo legittima il vantaggio, ma colleziona palle gol in serie e dà sempre l’impressione di poter colpire ogni volta che spinge, anche se poco prima della mezz’ora, per un fastidio muscolare, deve rinunciare a Dybala, sostituito da Pjaca.
La Samp prova a scuotersi, alza il pressing e così facendo riesce a disturbare la manovra della squadra di Allegri e a impensierire Buffon, che blocca in due tempi il destro da fuori area di Linetty e poco dopo accompagna sul fondo con lo sguardo la spettacolare rovesciata di Quagliarella.
La palma di migliore in campo tra i blucerchiati va divisa tra l’ex bianconero e Puggioni, che tiene i suoi in partita, arrivando sul sinistro di Higuain nel finale del primo tempo.
Nonostante la mole di occasioni create, il vantaggio rimane minimo e la Juve sa bene di doverlo rimpinguare, perché la Samp si rende pericolosa anche in avvio di ripresa e Buffon deve distendersi per bloccare il destro a giro del solito Quagliarella.
Giampaolo tenta il tutto per tutto e passa al tridente, richiamando Bruno Fernandes e inserendo Schick. La Samp ora sembra più convinta, mentre il ritmo dei bianconeri è decisamente più basso rispetto a quello idella prima parte di gara.
Al 20′ della ripresa Buffon diventa il giocatore bianconero con il minutaggio più alto della storia in serie A, ben 39.681 minuti. E per non guastare il record del capitano, ecco il prezioso intervento di Asamoah che chiude su Schick, lanciato a rete. Nell’occasione l’attaccante ceco si infortuna e poco dopo lascia il campo a Djuricic, mentre Allegri, nel tentativo di ritrovare l’intensità della manovra, sostituisce Cuadrado con Lemina.
Le squadre nel finale sembrano stanche, ma Quagliarella ha ancora la forza di tentare la seconda rovesciata della gara, alzando troppo la mira. Negli ultimi minuti Lichtsteiner entra al posto di Higuain e i bianconeri stringono i denti, riuscendo a contenere la Samp, che proprio nel finale arriva alla conclusione con il colpo di testa di Regini, alzato sopra la traversa. È l’ultima occasione di un secondo tempo tutt’altro che piacevole, nel quale la Juve, letteralmente indemoniata ad inizio gara, si limita a gestire il risultato. Ne avrà forse risentito lo spettacolo, di certo non la classifica.
SAMPDORIA-JUVENTUS 0-1
RETI: Cuadrado 7′ pt
SAMPDORIA
Puggioni; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira (18′ st Praet), Linetty; Bruno Fernandes (8′ st Schick, 30 st Djuricic); Muriel, Quagliarella
A disposizione: Krapikas, Falcone, Pavlovic, Bereszynski, Dodo’, Simic, Palombo, Alvarez, Budimir
Allenatore: Giampaolo
JUVENTUS
Buffon; Dani Alves, Barzagli, Rugani, Asamoah; Khedira, Pjanic; Cuadrado (27′ st Lemina), Dybala (27′ pt Pjaca), Mandzukic; Higuain (40′ st Lichtsteiner)
A disposizione: Neto, Audero, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Sturaro, Rincon, Marchisio, Kean
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Tagliavento
ASSISITENTI: Tonolini, Tegoni
QUARTO UFFICIALE: Posado
ARBITRI D’AREA: Mazzoleni, Celi
AMMONITI: 38′ st Regini, 38′ st Dani Alves
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