«Parlerò esclusivamente del Pescara, perché questo per noi è il presente». Antonio Conte mette subito le cose in chiaro. Inutile provare a chiedergli del Bayern, di cosa si aspetta dalla gara di ritorno,delle speranze di rimonta… Per la Juve ora conta solo la gara di sabato. E se il concetto non fosse abbastanza chiaro, il tecnico lo ribadisce con più forza: «Voglio vedere la bava alla bocca. I tre punti di domani sono fondamentali per avvicinarci a un obiettivo reale. Il campionato lo è, mentre altri pensieri sono irreali, sono dei sogni e i sogni raramente si realizzano. Vincendo domani metteremmo un altro mattone per la conquista dello scudetto, quindi per noi la partita contro il Pescara non è importante, è fondamentale».
E per quanto la Juve si trovi ad affrontare l’ultima in classifica, «il successo non è scontato – continua Conte – Loro sono ancora in gioco per la salvezza, hanno lavorato bene in settimana e hanno un allenatore giovane e preparato, con una mentalità offensiva. Stiamo attenti alle bucce di banana. Da calciatore ho vinto scudetti che sembravano persi e perso scudetti che sembravano vinti. Rivincere il campionato sarebbe meraviglioso, quindi rimaniamo concentrati».
Sarà che i bianconeri da quasi un anno sono in testa alla classifica, sarà che i tifosi della Juve sono storicamente abituati alle vittorie, fatto sta che dopo la gara di Monaco, qualcuno ha storto il naso, dimenticando quanto straordinario sia stato il cammino compiuto dalla squadra di Conte sino a questo momento: «In pochissimi mesi la Juventus ha vinto uno scudetto – ricorda Conte – una Supercoppa, è prima in campionato, sta giocando i quarti di Champions, è arrivata in semifinale di Coppa Italia… Heynckes l’ha definito il “risveglio della fenice”. Questa è la realtà e non devono perderla di vista neanche i tifosi. Se si pensa che il miracolo dell’anno scorso, perché vincere lo scudetto è stato un miracolo, possa ripetersi in altri campi, se si pensa di percorrere ogni strada senza intoppi o cadute, si è lontani anni luce dalla realtà. I successi non si inventano dall’oggi al domani e se qualcuno lo crede, significa che non ha mai vinto niente in vita sua. Vincere è un verbo facile da pronunciare, ma difficile da attuare. Rimaniamo umili, perché la presunzione uccide e ricordiamoci che lo “scudetto bis” dev’essere ancora conquistato».
E allora si torna all’importanza della partita contro gli abruzzesi, «Ancora più importante del ritorno contro il Bayern. Con i tedeschi cercheremo di fare l’impresa, ma ora dobbiamo pensare all’obiettivo che è a portata di mano. Qualcuno potrebbe essere stanco? Non c’è gente stanca, c’è gente che è che non si allena da tanto tempo in maniera specifica, perché tra le Nazionali e le tante partite ha potuto lavorare poco. Non penso che qualcuno mi verrà a chiedermi di riposare, se no lo faccio riposare io… Se qualcuno fosse stanco per la partita contro il Pescara, sarebbe stanco anche per quella contro il Bayern…Mi arriverebbe questo messaggio negativo, ma visto che mai nessuno mi ha fatto richieste del genere sono convinto che non accadrà neanche questa volta».
La formazione anti-Pescara non viene ovviamente svelata, ma qualche anticipazione Conte la concede: «Buffon già dopo l’Inter aveva accusato un attacco influenzale che l’aveva debilitato e, dopo la partita contro il Bayern, il problema si è riproposto. Non si è potuto allenare bene, quindi in porta andrà Storari. Non avessi lui come 12°, chiederei a Gigi uno sforzo, ma Marco è una garanzia.
Marrone e Asamoah giocheranno. Asa ha avuto un periodo in cui ha accusato le fatiche della Coppa d’Africa e mi avevano avvertito che dopo un simile impegno avrebbe avuto meno energie. Tornassi indietro gli avrei dato dieci giorni di riposo, ma ho grande fiducia in lui, come professionista e come ragazzo. La tonsillite di Marchisio? Di solito i dottori mi informano di tutto e nessuno mi ha detto niente… Se accadesse una cosa del genere mi arrabbierei con lo staff medico, ma siccome è impossibile che accada, credo proprio che la tonsillite sia stata inventata. Marchisio sta bene, è vivo e vegeto…».