Il rischio è sempre quello: guardare il dito e non la luna. Si, perché se ci fermiamo al dito dovremmo parlare della sede in cui si disputerà la prossima Supercoppa, Roma, la città della Lazio, la Capitale d’Italia. La luna invece riguarda i soldi e, guarda caso, si finisce per litigare per quelli, perché stringi stringi è sempre una questione economica. Sul perché non sia obbligatorio andare in Cina ne abbiamo già parlato in precedenza, così come la Juventus abbia comunicato in Lega tempo debito le date della propria tournée americana. Lotito voleva andare in Cina per i soldi, solo per quelli, e la dimostrazione arriva dalla decisione odierna presa dal Consiglio della Lega – che potremmo chiamare il governo – in cui fanno parte tutti i club, capitanati dal Milan e dalla società biancoceleste, che hanno confermato Maurizio Beretta come presidente della Confindustria della A. I proventi della Finale di Supercoppa sono sempre stati suddivisi in parti uguali tra le società (45% a testa), più un 10% restante riservato alla stessa Lega. In Consiglio, oggi, non si è solo stabilito la sede (Roma, appunto), ma una diversa ripartizione degli introiti. Alla Lazio 1 milione e 800 mila euro, quello che sarebbe stato garantito dalla Cina, alla Juventus l’eccedenza, ovvero quello che avanza. In soldoni, si tratta della mancia da Lotito. Questo è il vero scandalo. Alla Juventus, la scelta di Roma come sede non crea problemi, mentre ora la rabbia a Torino è molto forte. Una decisione che sa tanto di punizione nei confronti della società bianconera, una prova di forza infantile.
fonte: tuttojuve