La Juve passa due volte in vantaggio, ma viene ripresa e perde ai rigori, dopo aver fallito due match point. Una gara estenuante che lascia l’amaro in bocca ai bianconeri.
Due volte in vantaggio, due volte ripresa e alla fine sconfitta dopo un’estenuante sequenza di calci di rigore, in cui non bastano tre parate di Buffon. La Juve torna da Doha senza Supercoppa e con una marea di rimpianti perché se è vero che la gara è stata equilibrata, quando i bianconeri hanno spinto sull’acceleratore hanno schiacciato gli avversari. Il problema è che hanno alzato il piede nei momenti sbagliati, dando al Napoli la possibilità di rientrare in partita. Se questo non bastasse, si aggiungano i due match point falliti ai rigori ed ecco servita un’amarissima beffa.
Peccato davvero, perché la serata parte sotto i migliori auspici: il clima è perfetto, lo stadio Jassim Bin Hamad è un gioiellino di 13.000 posti, la maggior parte dei quali occupati da tifosi bianconeri non solo locali, ma anche arrivati dai paesi vicini o dall’Italia. E dopo neanche quattro minuti di gioco possono già esultare, quando il tentativo di rinvio di Albiol sbatte su Koulibaly trasformandosi in un perfetto assist per Tevez che si ritrova solo davanti alla porta e supera Rafael.
Anche in vantaggio la Juve continua ad attaccare e a tenere in mano il gioco, ma rischia di ricambiare il favore quando Chiellini non riesce a liberare l’area servendo involontariamente Hamsik, che dal limite centra in pieno il palo.
L’occasione dà morale al Napoli, che alza il baricentro e per qualche minuto tiene i bianconeri lontani dalla propria metà campo. Quando però Llorente e Tevez riescono a dialogare fanno paura e al 21′ la sponda dello spagnolo e la sassata dell’Apache dai sedici metri non vale il raddoppio solo per il pronto riflesso di Rafael. Il portiere si ripete poco dopo, deviando in angolo un altro tentativo dal limite di un ispiratissimo Tevez.
Sono le conclusioni da fuori il filo conduttore dell’incontro e a quella di Gargano a fil di palo seguono la volée di Pirlo, coraggiosa, ma troppo centrale, e il destro di Higuain, altissimo.
I ritmi non sono altissimi, ma la gara è piacevole ed equilibrata e i portieri hanno il loro bel da fare anche nel finale di primo tempo e se Rafael interviene per respingere il tentativo di Lichtsteiner, bravo nell’inserirsi dalla destra e nell’angolare il tiro, Buffon vola a ribattere la fiondata di Higuain.
Il minimo vantaggio non può bastare alla Juve anche perché il Napoli è tutt’altro che rassegnato e il brivido procurato da Callejon all’8′ della ripresa ne è la conferma: Hamsik pesca in profondità lo spagnolo che si presenta solo davanti alla porta e manda il diagonale a sfiorare il palo.
Ancor più preciso è il pallonetto con cui Higuain, pur se defilato sulla sinistra supera l’uscita di Buffon: il pallone attraversa tutto lo specchio della porta e sbatte contro il legno.
Urge una scossa per cambiare l’inerzia della partita che ora, punteggio a parte, è in mano ai partenopei. Prova a darla Llorente, che da pochi passi devia il traversone basso di Evra, trovando la risposta di Rafael. Allegri vuole maggior dinamismo e manda in campo Pereyra al posto di Pirlo, ma non c’è tempo di vedere gli effetti del cambio che il Napoli pareggia: De Guzman arriva sul fondo e dalla sinistra pennella per la testa del liberissimo Higuain, che gira in porta e supera Buffon.
Il gol subito suona come una sveglia per i bianconeri. L’ennesima sponda di Llorente mette Tevez in condizione di battere dal limite, ma la conclusione è sporca e Rafael blocca. Il Re Leone arriva anche a deviare il traversone di Lichtsteiner, mettendo a lato. Lo svizzero lascia quindi il posto a Padoin, mentre Benitez toglie Hamsik per Mertens. Il finale è un monologo bianconero, ma né Vidal prima, né Tevez poi riescono a trovare la porta. Si va ai supplementari e c’è di che mangiarsi le mani, perché il finale dei tempi regolamentari è una chiara dimostrazione di come la Juve possa mettere gli avversari in serissima difficoltà alzando appena il ritmo. L’approccio troppo morbido della ripresa invece costringe i bianconeri a giocarsi la Supercoppa per un’altra mezz’ora, come a a Pechino nel 2012.
Che la Juve non voglia ai rigori è evidente da come Tevez cerchi subito la conclusione di potenza, alzando la mira. Provano invece a piazzare il pallone Pereyra, con un destro da limite, e Pogba, con un colpo di testa in corsa, ma Rafael blocca in entrambi i casi. Tocca allora a Llorente girarsi e scaricare il sinistro, a lato di poco.
La gara adesso è a senso unico e il Napoli viene schiacciato nella propria area. Evra crossa rasoterra e Vidal batte di prima intenzione, Rafael è fuori causa, ma la difesa fa muro.
Morata al posto di Llorente è la mossa di Allegri nel secondo supplementare, ma è sempre Tevez il mattatore. Dopo 35 secondi dalla ripresa del gioco l’Apache riceve al limite da Pogba, bravissimo a superare due avversari nello stretto, e infila un rasoterra non potente ma preciso al millimetro, nell’angolino alla destra di Rafael. Come nei tempi regolamentari però, una volta trovato il vantaggio la Juve concede più spazi ed è un rischio eccessivo, perché Higuain è sempre velenoso. Il suo scatto al 5′ è bruciante e il destro violento. Buffon chiude la saracinesca e respinge con un riflesso da campione. Un altra prodezza il capitano deve sfoderarla intervenendo in scivolata quando un’incomprensione con Bonucci rischia di mettere Mertens di fronte alla porta sguarnita.
Neanche lui può nulla però, quando a due minuti dalla fine, la difesa non riesce a spazzare un pallone vacante e Higuain trova la zampata vincente da due passi.
Si va ai calci di rigore. Buffon para il primo a Jorginho, Tevez manda il suo sul palo, poi non sbaglia più nessuno e si va ad oltranza. Buffon ferma Mertens, Rafael stoppa Chiellini. Ancora il capitano si supera su Mertens, ma Pereyra spara alto. E così, incredibilmente, dopo aver avuto due match point, ecco il castigo: Koulibaly segna, Rafael spara il rigore di Padoin e il Napoli vince la maratona di Doha.
JUVENTUS-NAPOLI 7-8 dopo i calci di rigore (2-2 dtr)
RETI: Tevez 4′, Higuain 23′ st, Tevez 1′ sts, Higuain 13′ sts
Sequenza rigori: Jorginho parato, Tevez palo, Ghoulam gol, Vidal gol, Albiol gol, Pogba gol, Inler gol, Marchisio gol, Higuain gol, Morata gol, Gargano gol, Bonucci gol, Mertens, parato, Chiellini parato, Callejon parato, Pereyra alto, Koulibaly gol, Padoin parato
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner (34′ st Padoin) Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo (21′ st Pereyra), Pogba; Vidal, Tevez, Llorente (1′ sts Morata)
A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Romagna, Mattiello, Pepe, Coman, Giovinco
Allenatore: Allegri
NAPOLI
Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghulam; Lopez (1′ pts Inler), Gargano; Callejon, Hamsik (34′ st Mertens), De Guzman (1′sts Jorginho); Higuain
A disposizione: Colombo, Andujar, Henrique, Britos, Mesto, Radosevic, Romano, Zapata, Luperto
Allenatore: Benitez
ARBITRO: Valeri
ASSISTENTI: Tonolini, Manganelli
QUARTO UFFICIALE: Giallatini
ARBITRI D’AREA: Banti, Calvarese
AMMONITI: 46′ pt Higuain, 14′ st Mertens, 22′ st Pereyra, 31′ st Callejon, Albiol 35′ st, 15′ pts Ghoulam, 3′ sts Tevez