A Madrid la rete di Arda Turan nella ripresa decide una gara sempre in equilibrio, dalla quale la Juve esce comunque a testa alta
Poco spettacolo e tanti rimpianti. E’ questa la sintesi della serata di Madrid , in cui l’Atletico batte la Juve, ma non le è superiore. I bianconeri tornano a Torino a mani vuote, ma con la convinzione di non aver meritato la sconfitta. Non fosse altro che la gara ha offerto talmente poco in termini di occasioni, che l’unico risultato possibile sembrava lo 0-0. Gli spagnoli capitalizzano al massimo l’unica vera occasione dell’incontro e ottengono il bottino pieno.
Quella del Vincente Calderon è una partita in cui si affrontano due squadre che non si temono, ma si rispettano e si difendono con ordine, ma anche con filosofie opposte: la Juve si affida al possesso palla, con l’Atletico che pressa solo in avvio dell’azione, per poi arretrare a chiudere gli spazi nella propria metà campo. I colchoneros cercano la verticalizzazione più rapidamente, ma anche la retroguardia bianconera è in versione bunker. Così di conclusioni nei primi dieci minuti se ne vedono pochine, giusto un colpo di testa di Raul Garcia e una sventola di Marchisio, entrambe sul fondo.
Il primo tiro tra i pali di una certa consistenza è quello di Mandzukic al 25′, respinto dai pugni Buffon, mentre dall’altra parte è Pogba a cercare l’angolino dal limite, mettendo a lato. Di spettacolo insomma il primo tempo ne offre poco, ma il 67,8% di possesso palla fatto registrare dalla Juve racconta di una squadra autorevole, presentatasi al cospetto dei vice campioni d’Europa senza alcun timore, anzi convinta dei propri mezzi e della solidità del proprio gioco.
Nella ripresa il ritmo è più alto, aumenta la velocità delle giocate e qualche spazio in più si trova, anche se il gioco è spesso interrotto dal signor Brynch, visto qualche colpo proibito di troppo. L’Atletico non ci sta a farsi schiacciare in casa propria e inizia a collezionare angoli e calci piazzati, sui quali spesso sa essere letale, visto che nella Liga hanno gli già fruttato nove reti. La Juve fiuta il pericolo e torna a tenere gli spagnoli lontani dalla propria area, affidandosi ad un palleggio prolungato, che però non produce nessun pericolo.
Gli spagnoli si vedono poco nella metà campo bianconera, ma quando ci arrivano danno una sensazione di maggior pericolosità, per quanto Buffon non debba compiere nessuna parata. L’unico pallone su cui si renderebbe necessario un suo intervento è quello messo in area al 30′ da Juanfran e calciato in porta da Arda Turan. Per prenderlo ed evitare la rete però servirebbe più di un miracolo.
Il vantaggio dell’Atletico scuote la Juve. Allegri cambia Caceres con Pereyra e l’azione ora è più rapida. Lichtsteiner arriva sul fondo e il suo cross rasoterra per poco non viene spedito da Godin nella propria porta. Nel finale tocca a Morata e Giovinco, in campo al posto di Vidal e Lichtsteiner. La Juve chiude con quattro punte, ma non bastano a raddrizzare il risultato, né a impensierire Moya. Finisce 1-0 per l’Atletico e ora, nel Girone A, visto il successo del Malmoe sull’Olympiacos, l’equilibrio regna sovrano, con tutte le squadre a tre punti.
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ATLETICO MADRID-JUVENTUS 1-0
RETI: Arda Turan 30′ st
ATLETICO MADRID
Moya; Juanfran, Miranda, Godín, Ansaldi; Arda Turan (44′ st Siqueira), Koke, Tiago, Saul Niguez (8′ st Griezmann); Raul Garcia, Mandzukic (39′ st Mario Suarez)
A disposizione: Oblak, Siqueira, Gimenez, Cerci, Jimenez
Allenatore: Simeone
JUVENTUS
Buffon; Caceres (33′ st Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal (38′ st Morata), Evra; Tevez, Llorente
A disposizione: Storari, Ogbonna, Padoin, Asamoah, Giovinco
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Brych (GER)
ASSISTENTI: Borsch (GER), Lupp (GER)
QUARTO UFFICIALE: Achmuller (GER)
ARBITRI D’AREA: Dankert (GER), Fritz (GER)
AMMONITI: 13′ pt Bonucci 12′ st Chiellini, 18′ st Ansaldi, 40′ st Lichtsteiner, 41′ st Morata, 46′ st Pogba, 49′ st Giovinco