La Juve non va oltre lo 0-0 con l’Udinese, ma tanto basta per mantenere inalterato il vantaggio sulla Roma
Una giornata in meno. In fondo è questa il significato di questa prima domenica di febbraio, in cui la Juve non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro l’Udinese, ma mantiene comunque inalterato il vantaggio sulla Roma. Parlare di occasione persa sarebbe eccessivo, perché i giallorossi fermati in casa dall’Empoli, avevano sulla carta un impegno più abbordabile, e soprattutto perché i friulani meritano decisamente di spartire il bottino, giocando una gara caparbia, umile, ma non rinunciataria.
Le assenze di Vidal e Marchisio portano Allegri a tornare al 3-5-2, ma più del modulo conta l’atteggiamento della squadra. E quello della Juve è corretto, perché la squadra cerca di fare la partita fin dall’inizio, ma deve fare i conti con un Udinese vivacissima. L’arma dei friulani è il contropiede, fondato sulla rapidità e la classe di Di Natale, che al 12′ libera Bruno Fernandes davanti a Buffon. Il portoghese però sbaglia il controllo, permettendo il recupero della difesa e finisce per concludere a lato.
I friulani danno maggiore continuità alla propria azione d’attacco e sono abilissimi a cercare immediatamente la profondità. L’esempio è la manovra che al 24′ con tre passaggi porta il pallone da un’area all’atra fin sui piedi di Thereau che scarica un destro potente ma centrale, respinto da Buffon.
Dall’altra parte Llorente stacca bene sul corner di Pirlo, mettendo fuori di poco, ma la risposta della squadra di Stramaccioni è immediata e Bruno Fernandes ci prova da fuori area, impegnando ancora Buffon.
Visto il ritmo sostenuto nel primo tempo, ci si aspetta un calo dell’Udinese nella ripresa. E invece i friulani continuano a giocare una gara tatticamente perfetta, intasando gli spazi e rendendo sterile il possesso palla della squadra di Allegri.
Arrivare al tiro è un’impresa, ma quando al 13′ Pereyra riesce a far partire il destro, dopo il cross di Lichtsteiner e la sponda di Llorente, è solo per una questione di centimetri se la Juve non passa. La sventola dell’argentino è potente, tesa e angolata e sarebbe un gol capolavoro, se il pallone non centrasse in pieno l’incrocio dei pali.
Pochi minuti dopo dalla stessa posizione è Tevez, servito ancora da Pereyra, a cercare il diagonale, mettendo a lato. Stramaccioni si cautela, inserendo Pasquale al posto di Gabriel Silva, mentre Allegri cambia Llorente ed Evra con Morata e Padoin.
Inevitabilmente nel finale l’Udinese rallenta, ma pur limitando le ripartenze rimane vigile in difesa. Quando però commette un errore, lasciando Morata libero sulla sinistra, rischia grosso: lo spagnolo parte in velocità, crossa rasoterra per Pogba che a centro area appoggia a Tevez. L’Apache controlla, evita un avversario con una finta e cerca l’incrocio con il sinistro, sbagliando la mira e fallendo una delle occasioni più ghiotte della gara. La Juve ci prova fino all’ultimo secondo, ma Karnezis non viene impegnato e il pareggio finale, anche se rimane il rammarico per non aver allungato sulla Roma in classifica, è il risultato più giusto.
UDINESE-JUVENTUS 0-0
UDINESE
Karnezis; Danilo, Heurtaux, Piris; Widmer, Allan, Fernandes, Guilherme, G. Silva (20′ st Pasquale); Thereau; Di Natale
A disposizione: Meret, Scuffet, Bubnjic, Faraoni, Hallberg, Jadson, Aguirre.
Allenatore: Stramaccioni
JUVENTUS
Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Pereyra, Evra (30′ st Padoin); Tevez, Llorente (22′ st Morata)
A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Barzagli, De Ceglie, Pepe, Coman.
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Gervasoni
ASSISTENTI: Stefani, Barbirati
QUARTO UFFICIALE: Tonolini
ARBITRI D’AREA:Mazzoleni, Gavillucci
AMMONITI: 38′ st Lichtsteiner, 42′ st Di Natale, 48′ st Thereau