La Juve domina i calabresi e, dopo un primo tempo a reti bianche, chiude la pratica nelle ripresa
Alla Juve bastano venticinque minuti nella ripresa per chiudere la pratica Crotone, dopo un primo tempo trascorso a trotterellare nella metà campo avversaria, senza troppa convinzione o, quantomeno, senza la cattiveria necessaria a sbloccare il risultato. Tutta la gara è comunque a senso unico e se i bianconeri tardano un po’ a farla propria è solo per un eccesso di sicurezza. Un atteggiamento che a volte può risultare rischioso, ma che questa volta consente invece agli uomini di Allegri di ottenere il massimo risultato, e un corposo 3-0, con uno sforzo se non minimo, davvero ridotto.
HOWEDES, PRIMA IN BIANCONERO
La prima di Howedes è la novità più golosa della giornata, che propone il ritorno di Mandzukic al centro dell’attacco. Come contro il Barcellona la difesa della Juve è a tre in fase di possesso palla, mentre Alex Sandro scala sulla linea di Barzagli e compagni nelle rare volte in cui è il Crotone a farsi vedere in avanti. Una delle armi per scardinare la difesa calabrese è sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti ed è subito Matuidi a proporsi in area e a sparare sull’esterno della rete dopo il suggerimento di Douglas Costa. Il ritmo della gara non è memorabile e anche se è più che sufficiente a rendere una costante la presenza della Juve nella metà campo ospite, Cordaz non ha molto da fare: merito dell’attenzione con cui i suoi compagni si difendono e colpa di qualche imprecisione di troppo dei bianconeri quando si tratta di chiudere l’azione.
PREMIATA DITTA BARZAGLI-MANDZUKIC
L’occasione migliore nasce da un errato disimpegno dei calabresi poco dopo la mezz’ora: ne approfitta Douglas Costa, che entra in area e, dopo aver provato a piazzare il diagonale, arriva anche sulla respinta e trova Matuidi che schiaccia a lato da ottima posizione. Ci prova anche Alex Sandro, che scalda i guantoni di Cordaz con una sventola dal limite, ma non c’è verso di schiodare lo 0-0 dal tabellone, neanche quando Barzagli pesca in area Mandzukic che incorna a fil di palo. La combinazione tra i due però funziona e sette minuti dopo il ritorno in campo, si ripete con ben altro esito, con il colpo di testa del centravanti croato si infila nell’angolino e sblocca finalmente il risultato
DE SCIGLIO, CHE SVENTOLA!
La gara si mette in discesa per i bianconeri e a semplificare ulteriormente le cose arriva il destro di De Sciglio, appena tre minuti dopo il suo ingresso in campo al posto di Lichtsteiner: un traversone di Douglas Costa non trova Mandzukic e la difesa calabrese riesce a liberare l’area, ma sul pallone si avventa il terzino che senza pensarci due volte lascia partire un esterno destro di prima intenzione che si infila alle spalle di Cordaz e mette al sicuro il risultato.
BENATIA A PORTA VUOTA
Per l’ultima parte di gara Allegri richiama Howedes e inserisce Pjanic. Anche il bosniaco lascia il segno dopo tre minuti, con un cross basso e teso che supera Cordaz, attraversa l’area piccola e pesca Benatia che, con la porta spalancata di fronte, deve solo spingere in rete il 3-0 che chiude i conti e che tiene la Juve nella scia dI Napoli e Inter, in attesa degli scontri diretti, a cominciare da quello di venerdì prossimo al San Paolo.
JUVENTUS-CROTONE 3-0
RETI: Mandzukic 7′ st, De Sciglio 15′ st, Benatia 26′ st
JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Howedes (23′ st Pjanic), Benatia; Lichtsteiner (12′ st De Sciglio), Matuidi, Marchisio (32′ st Sturaro), Alex Sandro; Douglas Costa, Mandzukic, Dybala
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Asamoah, Sturaro, Bentancur, Higuain
Allenatore: Allegri
CROTONE
Cordaz; Sampirisi, Ajeti, Ceccherini, Pavlovic; Rohden, Barberis (34′ st Aristoteles), Mandragora, Nalini (40′ st Faraoni); Tonev (30′ st Trotta), Budimir
A disposizione: Festa, Viscovo, Stoian, Suljic, Simic, Martella, Cabrera, Simy, Crociata
Allenatore: Nicola
ARBITRO: Gavillucci
ASSISTENTI: Liberti, Mondin
QUARTO UFFICIALE: Ros
VAR: Banti, Crispo
AMMONITI: 32′ pt Budimir, 46′ pt Benatia, 5′ st Matuidi, 40′ st Rohden