Così il tecnico: «Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza di questa partita e riattaccare subito la spina»
Consapevolezza.
Questa è la parola su cui Mister Allegri ritorna spesso, in conferenza stampa a Vinovo, nel presentare non soltanto Juve-Verona, ma anche tutta la seconda parte di una stagione che ha visto la Juve protagonista di una grande rimonta, che la ha riportata a ridosso dalla vetta dopo un inizio difficile.
«Dobbiamo essere consapevoli da un lato dell’importanza di questa partita, dall’altro del fatto che abbiamo fatto un buon lavoro, ma il difficile viene ora. I margini di errore si riducono, da adesso in poi occorre sbagliare il meno possibile».
Intanto, come è rientrata la squadra dalla pausa natalizia? «I ragazzi avevano bisogno di staccare, siamo arrivati stanchi all’ultima giornata di dicembre. Sonotornati carichi, ci siamo allenati bene, ma come dicevo il difficile viene ora». Quella di domani con il Verona è una partita da non sbagliare: «Occorrerà avere l’approcciogiusto, soprattutto dal punto di vista mentale, riattaccando subito la spina. Questa è la vera insidia. Inoltre il Verona arriva da un buon momento, ha disputato due buone partite, ha attaccanti pericolosi che dovremo essere bravi a non fare entrare in area, dato che possono sempre creare difficoltà anche a grandi difensori come i nostri. Sarà una partita da affrontare nel modo giusto, agonisticamente etecnicamente. Abbiamo perso troppi punti con squadre di medio-bassa classifica, non possiamo più sbagliare perché d’ora in poi vince chi sbaglia meno».
Il discorso si sposta così sulla seconda parte della stagione, e sul dopo Verona: «Abbiamo subito una trasferta complicata a Genova contro la Samp domenica, siamo in tutte le competizioni, per questo motivo servirà massima concentrazione da parte di tutti i giocatori. Passare dal dodicesimo posto al quinto è molto meno complicato che passare dal quinto al primo, i margini di crescita si riducono». E Allegri continua: «Ci sono due cose che ripeto sempre ai ragazzi: la prima è che due mesi fa ci davano tutti per morti, quando eravamo dodicesimi, e siamo rientrati. La seconda cosa che ricordo a tutti, però, sono i tre minuti di Modena: avevo paura a rivedere quell’azione a fine partita, pensavo segnasse il Carpi». Una battuta, significativa di come da adesso qualsiasi errore rischi di essere decisivo. «Sono convinto – conclude Allegri – che il Campionato si deciderà nelle ultime sei giornate, e si vincerà con una quota punti attorno agli 82: voglio che la squadra arrivi a quel periodo nelle migliori condizioni atletiche possibili, per questo abbiamo messo benzina in questi giorni di allenamento. Siamo come un ciclista che sta disputando una gara a cronometro, e che per vincere deve andare più forte degli altri. Ma il fisico non basta, se non è accompagnato da una buona condizione mentale e concentrazione».
E dalla giusta consapevolezza.
Allegri pre Verona di vsmichel