Vigilia di Juve-Lazio a Vinovo. Così il tecnico bianconero: «Al di là di quali siano i risultati del Napoli, la quota Scudetto dista sette punti e dobbiamo portarli a casa il prima possibile».
Sono due impegni ravvicinati, quelli in programma fra domani (match casalingo contro la Lazio) e domenica sera (trasferta a Firenze), che potrebbero avvicinare la Juve in modo definitivo a quella quota punti che significherebbe Scudetto, indipendentemente dai risultati del Napoli secondo in classifica.
Lo sa bene, anzi benissimo, Mister Allegri, che in conferenza stampa individua i passi da compiere da qui al prossimo futuro: «Ci servono sette punti per avere la matematica certezza di portare a casa il Campionato – spiega – E dobbiamo farli il prima possibile. Questo è un momento particolarmente importante, perché abbiamo davanti a noi due partite complicate».
E argomenta: «Domani affrontiamo la Lazio che ha appena cambiato allenatore, sta giocando bene e in trasferta non perde da molto. Inoltre si gioca l’accesso all’Europa League, così come la Fiorentina, che incontriamo domenica a casa loro».
Per fare fruttare al massimo queste due partite così ravvicinate, il primo ingrediente individuato dal Mister è la concentrazione, fondamentale per migliorare le prestazioni: «Contro il Palermo, anche se abbiamo vinto 4-0, ci sono stati errori nella gestione della partita, abbiamo staccato un po’ la spina e avuto qualche blackout dopo il vantaggio».
È quindi presto, prestissimo, per i complimenti: «Quelli li prenderemo solo dopo aver vinto un quinto scudetto che sarebbe straordinario, e magari dopo aver vinto anche la Coppa Italia il 21 maggio, cosa che non sarà semplice, visto che giocheremo una finale secca contro il Milan. Non mi piaceva il trionfalismo che respiravo dopo la vittoria della Supercoppa ad Agosto: è stato costruito un gruppo giovane dal grande futuro, anche in Europa, ma dobbiamo continuare ad andare avanti a piccoli passi. Al momento abbiamo tre punti in più dello scorso anno, e nonostante questo il campionato è ancora aperto. Segno che, evidentemente, anche gli avversari hanno disputato un’ottima stagione; lo si nota anche se si guarda alla lotta salvezza e a quella per i posti in Europa: c’è grande equilibrio».
Venendo ai giocatori, in primis una parola su Marchisio, che si è operato questa mattina: «Ho parlato con Claudio ieri, era tranquillo. Il suo è un incidente grave, ma vediamola in positivo: c’è l’estate di mezzo, potrà essere con noi in autunno». Chi giocherà domani al suo posto? «Devo ancora decidere: o Lemina o Hernanes, che si posizioneranno davanti alla difesa. Stanno bene tutti e due, quando sono chiamati in causa giocano positivamente, Lemina deve ancora crescere sull’aspetto difensivo ma sta migliorando costantemente. A centrocampo, inoltre, ne giocheranno due fraPogba, Khedira, Asamoah e Sturaro, che sono tutti a disposizione. In difesa devo ancora decidere, potremmo anche giocare a quattro, lo capirò dopo la rifinitura».
Pereyra invece rientra giovedì: «Sta bene ed è rientrato in gruppo ma non ha senso rischiarlo».