Parola d’ordine in vista di Inter-Juve? Solo una, e non potrebbe essere altrimenti: lasciarsi alle spalle le ultime due gare e pensare, partita per partita, al mese che attende la Juventus.
Un mese che Mister Allegri non esita a definire, in conferenza stampa, «Bellissimo da vivere. Avere il Napoli così vicino è stimolante, noi dobbiamo metterci entusiasmo e forza di volontà: se faremo così, è molto probabile che vinceremo lo Scudetto».
«Non siamo preoccupati dal fatto che ci attende uno stadio pieno – spiega il tecnico – Siamo abituati e a San Siro contro di noi, giustamente, è sempre così. L’inter è una squadra solida, difende bene, ha un obiettivo importante da raggiungere, che è la Champions League, e con Spalletti è molto bene organizzata. Inoltre, quello di domani è il Derby D’Italia, che non è mai una gara come le altre».
«Comunque vada questo fine settimana, però – Aggiunge – Il campionato non si deciderà. Andremo avanti punto a punto fino alla fine, nel calcio possono succedere tantissime cose, basta un episodio, una palla. Io sono convinto che domani giocheremo una grande partita, poi staremo a vedere. Ricordiamo, però, che dopo l’Inter, avremo il Bologna, la Roma, il Verona. E la finale di Coppa Italia. Siamo dentro due obiettivi, e li vogliamo centrare».
Continua Allegri: «E’ normale che dopo qualche prestazione non bella ci sia qualche mugugno. I tifosi sono venuti per farci sentire la loro vicinanza, ed è stato bello. Riguardo a quanto abbiamo letto in settimana, sono cose che dispiacciono, perché sono senzafondamento e vanno a toccare la professionalità di tutti. Ma adesso chiudiamo il capitolo, voltiamo pagina, perché è l’equilibrio ciò che deve regnare sopra ogni cosa: non eravamo imbattibili prima, non siamo diventati brocchi in una settimana. Semplicemente, ci sono momenti in cui le cose vanno meno bene. E questo è il motivo per cui dobbiamo affrontare questo mese anche con spensieratezza e incoscienza, smettendo di pensare a quanto è accaduto, ma focalizzandoci solo su quel che deve accadere. La monotonia non mi piace…»
Al di là di una battuta («In difesa? Giochiamo a due, senza terzini!»), il Mister non si sbilancia troppo sulla formazione che scenderà in campo a San Siro: «Siamo tutti a disposizione tranne Chiellini, Sturaro e De Sciglio; Bernardeschi sta bene, Barzaglipotrebbe partire dal primo minuto e sicuramente non giocheremo a tre dietro. Per il resto devo decidere, probabilmente potrebbe essere della gara Mandzukic. Dybala? Quello che inizia sarà un mese importante anche per lui, come per tutti. A partire da domani dobbiamo sacrificarci in campo, fare quel metro in più per il compagno, senza perdere le certezze che abbiamo avuto finora e ripulendo per bene la testa. Inoltre, dobbiamo non fare l’errore di pensare che verso il 90’ le partite siano finite: abbiamo presto qualche gol importante, ultimamente, proprio alla fine…».