Le parole del tecnico bianconero, alla vigilia dell’ultima partita prima della pausa per gli impegni delle Nazionali
Non è una domenica semplice, quella che attende la Juventus. Anzi, utilizzando le parole di Mister Allegri in conferenza stampa, «Il Chievo è il peggiore avversario che potesse capitarci. Arriva da una sconfitta, ha la possibilità di rifarsi, e contro la Juventus di certo gli stimoli non mancano».
Inoltre, «Sono allenati molto bene, organizzati, Maran è molto bravo. Il Chievo ha giocatori di qualità, fa sempre ottime partite, quindi domani per noi sarà importante metterla sul loro livello, per quanto riguarda il piano della corsa, e portare a casa una sfida, che chiude un ciclo molto impegnativo, con 7 impegni di cui almeno 4 molto complicati, compresa la vittoria con l’Udinese che, infatti, dopo di noi, ha giocato molto bene».
Un’anticipazione riguardo ai convocati: «Tutti coloro che sono convocati possono in teoria giocare, compreso Bonucci che ci sarà, anche se mi riservo di valutare se metterlo in campo o meno. Ci sarà anche Pjanic: a parte Chiellini, Dybala che rientra dopo la sosta e Pjaca che invece non sarà disponibile fra due settimane, tutti gli altri stanno bene. La formazione non la ho ancora decisa, devo anche valutare le condizioni di Marchisio: non voglio esporlo al rischio di infortuni, dato che è rientrato da poco da un lungo recupero».
D’altronde, come lo stesso Mister ama ripetere, «La stagione è lunga, siamo solo al terzo mese, ed è a marzo che bisogna arrivare nelle migliori condizioni. Questo vale per il campionato, che non è affatto semplice, e vale anche per la Champions. In generale, a me interessa che la Juventus faccia un buon percorso, e che porti a casa punti per essere in primavera in lotta su tutti i fronti».
Dopodichè Allegri puntualizza: «Siamo la squadra che nei dieci ha cambiato di più: solo giocando e soprattutto in allenamento il livello generale e dei singoli cresce. Dani Alves ha avuto un inizio positivo, Pjanic anche, ha segnato tre gol e fatto tre assist: poi dovremmo essere più bravi noi a conquistare punizioni dal limite. Lo scorso anno si diceva che non eravamo all’altezza, e poi sappiamo come è finita. Noi veniamo giudicati solo per quello che facciamo, non per quello che diciamo: le parole le porta via il vento, come si dice. Ci vogliono calma, serenità e soprattutto lucidità, dopodichè le critiche ci stimolano e noi siamo contenti anche di essere criticati».
Fonte: Juventus.com