«La Champions ha un fascino unico, ma ora l’obiettivo principale è passare il turno»
Da Berlino a Mönchengladbach. Cinque mesi dopo la finale di Champions League la Juve torna in Germania. Certo, l’appuntamento è meno prestigioso e il momento vissuto della squadra meno esaltante, ma il fascino e le difficoltà delle gare europee è sempre lo stesso: «Quando partecipi alla Champions l’obiettivo massimo è sempre quello finale. – sottolinea Allegri alla vigilia della gara contro il Borussia – È affascinante, dà visibilità mondiale e dobbiamo giocare ogni gara sapendo che non si possono commettere errori, ma è anche una competizione particolare, nella quale devi arrivare a marzo nelle migliori condizioni possibili. Quella fu la nostra forza lo scorso anno. Ora andiamo avanti un passo alla volta, al momento l’obiettivo principale è passare il turno, cosa non ancora ottenuta e non semplice, perché ci sono ancora tre partite da giocare».
E la prima è imminente e per nulla semplice, perché il Borussia è in stato di grazia: «Nelle ultime otto partite ne ha vinte sei in campionato, una in coppa e ha pareggiato con noi… – ricorda il tecnico – Indipendentemente dagli aspetti tattici, domani dovremo essere bravi tecnicamente e non concedere spazi e ripartenze. Il calcio è semplice: si deve giocare bene, sbagliare poco e sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che scendono in campo».
La Juve finora ci è riuscita a fasi alterne e ora la parola d’ordine è continuità: «Quando cambi dieci giocatori non tutto può essere semplice. La squadra deve trovare l’alchimia. Il fatto che ora siano tutti a disposizione può portarci dei vantaggi, anche perché fino a questo momento nelle difficoltà abbiamo pagato, un po’ prestazioni non buone, ed è nostra responsabilità, perché quando non riesci a giocare bene devi sopperire con l’aspetto caratteriale, altre volte situazioni particolari: bsti dire che per cinque volte abbiamo preso gol al primo tiro in porta subito…».
Bonucci:«Lottiamo dal primo all’ultimo secondo»
«Spirito di sacrificio, lottare su ogni pallone, fare entrambe le fasi in modo compatto e preciso… Questi sono stati i segreti della Juve degli ultimi anni e dobbiamo continuare a metterli in pratica»
Il gol di Cuadrado nel Derby è stata una magnifica lezione. Non tanto per il Toro, castigato dal colombiano, quanto per la Juve stessa, che grazie da quel momento trae un insegnamento fondamentale: «dev’essere un punto di partenza, soprattutto per i nuovi – spiega Bonucci alla vigilai della sfida contro il Borussia Mönchengladbach – perché quando si gioca con questa maglia si deve lottare dal primo all’ultimo secondo. Anche durante il ritiro noi “anziani” abbiamo cercato di far capire che alla Juve non si può essere altalenanti come siamo stati in questo avvio di stagione, ma che ogni partita dev’essere una vittoria.
Per chi arriva in questa squadra può non essere semplice, trovarsi in un progetto tanto importante. Ci sono passato anch’io quando sono arrivato dal Bari, perché questa maglia ti dà pressioni diverse da qualsiasi altra. Quando abbiamo vinto abbiamo dimostrato che se diamo il 110% otteniamo risultati importanti. L’aspetto motivazionale è fondamentale: spirito di sacrificio, lottare su ogni pallone, fare entrambe le fasi in modo compatto e preciso… Questi sono stati i segreti della Juve degli ultimi anni e dobbiamo continuare a metterli in pratica».
E farlo contro il Borussia, domani sera, sarà fondamentale, perché i tedeschi vivono un gran momento di forma e sono più pericolosi che mai: «Il cambio di allenatore ha dato una scossa. Con l’arrivo di Schubert hanno anche trovato solidità difensiva. Lo abbiamo visto all’andata: lasciare loro spazi può essere rischioso, quindi dobbiamo evitare di sbilanciarci perché la velocità delle loro punte può fare male»
fonte: Juventus.com
Allegri pre #BMGJuve di vsmichel
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