Il tecnico bianconero presenta la sfida contro gli abruzzesi: «La partita dopo la sosta è sempre la più pericolosa»
Ritorna in campo la Juventus, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, e lo fa contro il Pescara in una sfida che mister Massimiliano Allegri ha presentato oggi in conferenza stampa a Vinovo come assolutamente da non sottovalutare: «Come dico sempre, la partita dopo la sosta è quella più “pericolosa”. Bisogna calarsi subito nel campionato, manca un mese prima della sosta natalizia, e in questo mese abbiamo tre obiettivi da raggiungere. Il primo è la qualificazione in Champions; il secondo è mantenere il primato in campionato, con una partita in meno, perché col Crotone giocheremo dopo; il terzo è vincere la Supercoppa Italiana».
Un Pescara che «nonostante le difficoltà in classifica, dettate anche da un po’ di inesperienza in Serie A, gioca molto bene e spesso non ha meritato di perdere», guidato da un tecnico, Massimo Oddo, da cui Allegri mette in guardia: «deve ovviamente acquisire ancora esperienza, ma ha delle ottime idee e tutte le qualità per diventare un allenatore eccellente».
La Juve non scenderà, dunque, in campo con la testa unicamente rivolta all’impegno di Champions League di martedì a Siviglia: «Pensiamo partita per partita: ora la priorità è il Pescara, domani abbiamo un solo risultato a disposizione: vincere, perché è da queste partite che passano le conquiste degli Scudetti. Poi penseremo a Siviglia, dove comunque abbiamo due risultati su tre a disposizione per conquistare il primato nel girone, avendo da questo punto di vista un vantaggio sul nostro avversario». In campionato, ci sarà da fare i conti con la Roma? «Da qui al 23 noi e i giallorossi abbiamo più o meno le stesse partite: Pescara, lo scontro diretto e un Derby, loro contro la Lazio, noi contro il Torino. Pensiamo innanzitutto ai nostri impegni, il campionato si decide a marzo e ad aprile, e a noi interessa innanzitutto dare continuità ai risultati».
Una certezza, nella Juve che scenderà in campo domani: Gonzalo Higuain: «Il Pipita domani gioca, non vedo perché non dovrebbe giocare: è tornato dall’Argentina di buon umore, sorridente, sereno e tranquillo. Per quanto riguarda l’affinità con Mandzukic, io dico sempre che il calcio è semplice: più si gioca insieme, più si gioca insieme, più ci si impara a conoscere. Questo vale per i due attaccanti, ma anche per tutto il gruppo: ora, finalmente, avremo due settimane in cui potremo lavorare tutti insieme e migliorare ancora da questo punto di vista».
Potrebbe essere un’occasione per vedere in campo il “ragazzino”, come lo definisce il mister, Moise Kean: «Sta crescendo, ma bisogna dargli tempo: appena è arrivato con noi ha fatto molto bene, poi ha avuto un piccolo calo fisiologico perché le energie fisiche e mentali che si consumano in prima squadra sono ovviamente diverse che in Primavera. Domani potremmo avere bisogno anche di lui, dipende da come si metterà la partita: l’importante è che si faccia trovare pronto».
Assente Andrea Barzagli per l’infortunio alla spalla, chi sarà valutato oggi è Giorgio Chiellini, oltre a Medhi Benatia («rientrato dalla Nazionale con qualche problemino»), e se per rivedere Marko Pjaca ci vorrà ancora tempo, il mister fa il punto su Paulo Dybala: «Si è fatto male lo scorso 22 ottobre, meno di un mese fa, e il suo recupero procede come da programma: specifico che non ci sono state ricadute, né errori da parte di nessuno».
Altra certezza di formazione è Sami Khedira («Domani gioca di sicuro»), mentre a giocarsi un posto a centrocampo saranno uno tra Marchisio («Sta bene e si è allenato senza problemi») e Hernanes; nonché uno tra Asamoah, Pjanic o Sturaro.Un momento positivo, quello di Miralem, su cui Allegri esprime soddisfazione: «Se Pjanic gioca mezzala sinistra, basta che qualcuno gli copra un po’ il campo dalla parte opposta. Pjanic ha caratteristiche specifiche e bisogna metterlo nelle migliori condizioni possibili: a Verona ha fatto una bella partita da interno destro, ma può giocare anche a sinistra. Anche lui ha giocato molto, quindi dovrò valutarne l’impiego».
Chi non ci sarà, è Dani Alves: il brasiliano «aveva bisogno di recuperare un po’, quindi è in vacanza fino a domani: con gli impegni delle Nazionali, è importante dare a tutti un po’ di riposo». È pronto Stephan Lichtsteiner: «In estate purtroppo abbiamo dovuto fare una scelta, e Stephan è rimasto fuori dalla lista Champions, ma la mia stima nei suoi confronti è immutata. Se da gennaio si farà trovare pronto, sicuramente avrà la possibilità di rientrare in lista: è giusto che lavori in quest’ottica e che continui a fare bene, come del resto ha sempre fatto in questa stagione, quando c’è stato bisogno di lui».
Buone anche le chances di impiego per Daniele Rugani, reduce da una convincente prova con gli Azzurri. Un’occasione, questa, colta dal mister per fare anche il punto sulla situazione dei giovani italiani di talento: «Rugani ha buone possibilità, se non ottime, di giocare: ha fatto molto bene in Nazionale ed è un giocatore importante, cresciuto sia dal punto di vista della personalità, sia dal punto di vista tecnico. A proposito di Nazionale, lui e Romagnoli potranno garantire agli Azzurri un grande futuro. Si dice spesso che in Italia non ci siano giovani di valore, ma io credo che questo non sia vero: tra i nati dal ’92 al ’98 si racchiudono tanti giocatori molto bravi che garantiranno un futuro importante per il calcio italiano e per la Nazionale».
>Fonte: Juventus.com