Parafrasando il titolo di un vecchio film, uscito nel 1955, la Juventus, “Vecchia Signora” del calcio italiano, si trasforma nella ben più temibile “Signora omicidi”: vittima della squadra di Conte è il campionato di Serie A, letteralmente ammazzato dai bianconeri grazie alla vittoria di stasera al “Dall’Ara” di Bologna, contro una dell squadre più in forma del momento. Juventus, come sempre, due spanne sopra gli avversari, soprattutto nel secondo tempo, quando, dopo aver deciso di accelerare, sale in cattedra Mirko Vucinic, autoe di un gol e un assist in una partita comunque da incorniciare per l’intera squadra. Unico difetto di squadra, se di difetti si può parlare quando si vincono 20 partite di campionato su 29, è la facilità con la quale vengono sprecate grosse occasioni da rete nell’arco del singolo match: difetto, questo, che può sembrare di poco conto quando affronti una discreta squadra come il Bologna, ma che può risultare fatale quando si dovrà andare a sfidare il Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions. La Juventus affronta l’insidiosa trasferta in terra emiliana rinunciando ai due esterni titolari: Lichtsteiner e Asamoah sono infatti sostituiti da Padoin e Peluso, per un undici titolare che, a parte questi due cambi, è praticamente quello “tipo”. Nel Bologna, invece, spazio allo juventino “in pectore” Gabbiadini, che affianca Gilardino in attacco, con Diamanti a dare qualità sulla trequarti.
I felsinei partono bene, e vanno vicini al gol con Diamanti al 6′, ma il tiro da 30 metri del fantasista della nazionale, causato da un intervento poco felice di Buffon, viene provvidenzialmente deviato da Chiellini. La Juventus, che parte piano, si rende pericolosa in due occasioni ravvicinate: al 18′ Giovinco si libera bene di Antonsson, calciando però un pallone facile per Curci, mentre, un minuto dopo, Vucinic imbecca con una bella sponda Vidal, che, solo in area, calcia altissimo. Il match resta equilibrato e combattuto a centrocampo per tutto il primo tempo, nonostante una leggera supremazia bianconera, e lo 0-0 al termine dei primi 45 minuti di gioco diventa inevitabile. Nella ripresa la Juve prova ad accelerare i tempi, e, dopo aver corso un piccolo brivido al 46′, a causa di un colpo di testa di Antonsson su punizione di Diamanti, comincia a creare occasioni in serie: al 47′ Giovinco mette fuori di pochissimo su assist di Vucinic, mentre tra il 53′ e il 54′ Curci è bravissimo a evitare la capitolazione dei felsinei, con belle parate su Marchisio e, soprattutto, Giovinco. La Juve continua a premere i rossoblu, e, al 62′, passa in vantaggio: Vucinic fa un piccolo capolavoro nel girarsi spalle alla porta e beffare Curci con un bel tocco di punta in anticipo, mettendo a segno la sua settima rete in campionato, undicesima stagionale. Il gol dell’1-0 non “tranquillizza” i campioni d’Italia, che prima falliscono l’occasione del raddoppio con Vucinic al 66′, per poi trovare il colpo del k.o al 73′: Marchisio e Vucinic si rendono protagonisti di uno stupendo triangolo, con il centrocampista bianconero che, messo in porta dal montenegrino, mette a segno la rete del 2-0.
Il resto della partita, con gli ingressi di Pogba e Matri al posto di Giovinco e Vucinic, scorre via senza troppi patemi per i bianconeri, che contengono la reazione di un Bologna che ci prova soltanto con Diamanti, bravo a impegnare Buffon dalla distanza all’85. Il match finisce così, senza altre grosse emozioni, dopo 4 minuti di recupero: vittoria che sa di strapotere, tecnico, fisico e tattico, nei confronti delle rivali, quella della Juventus, che sale a quota 65 in classifica, e si conferma, se mai ce ne fosse bisogno, capolista indiscussa del nostro campionato. Napoli e Milan, anche in caso di vittoria nei rispettivi match di campionato, restano lontanissimi, certamente più lontani, nella mente di tecnico, giocatori e tifosi bianconeri, di quella squadra tedesca che, come la Juve, e più della Juve, domina in Germania, e che, come la Juve, vuole andare in semifinale di Champions: Bayern-Juve è già iniziata, con la “suspence” dei big match europei a dare “pepe” tra una vittoria in campionato e l’altra.
Fonte:tuttojuve
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