La Juve parte alla grande superando il Chievo per 1-0, dopo una gara dominata dal primo all’ultimo minuto.
Ben ritrovata Signora. Ci sei mancata per tre mesi e mezzo, più o meno. Dicevano che eri cambiata, diversa e forse meno affascinante. E invece anche oggi, appena ti abbiamo rivista, ci hai stregato subito, con la prepotenza del tuo fascino e con la superiorità della tua eleganza. Il Chievo, si è inchinato, primo gentile cavaliere, lasciandoti il passo senza avere altra scelta. E tutti noi siamo tornati a esultare e a divertici come se nulla fosse cambiato.
Ci venga perdonato l’attacco mieloso, ma dopo averne sentite di tutti i colori in questa estate, non potevamo proprio farne a meno. La Juve inizia il suo campionato come aveva finito l’ultimo, vincendo, dominando, e facendoci divertire. E, Se saprà continuare così, il divertimento è appena iniziato.
Per l’esordio, viste anche le assenze, Allegri preferisce evitare di stravolgere l’assetto e piazza in campo il collaudato 3-5-2 con l’ottimo Marchisio in regia e il giovanissimo Coman, 18 anni compiuti a giugno, al fianco di Tevez in attacco.
Passano 40 secondi e Tevez sfiora già il palo, con un destro rasoterra. Passano quattro minuti e Bardi deve togliere dall’incrocio il destro di Coman. Passano sei minuti e Caceres stacca sul corner di Tevez e di testa piazza il pallone in porta, complice un tocco involontario di Bardi. Il campionato è appena iniziato e la Signora è già in testa alla classifica.
Dopo undici minuti la partita potrebbe già essere finita se Marchisio calciasse leggermente più basso, dopo aver ricevuto al limite il prezioso assist di Pogba. A sentire le voci sembrava che la Juve avesse cambiato tutto: non solo allenatore, ma città, colori e perfino nome. Invece guarda un po’, non è cambiato nulla. L’intensità, la concentrazione, la fame, sono sempre le stesse. E quando Vidal, nell’arco di mezzo minuto, prima costringe Bardi a un mezzo miracolo e poi colpisce il palo da calcio d’angolo, si capisce che i bianconeri sono sempre gli stessi.
Il fatto che passi qualche minuto senza emozioni non deve ingannare: la Juve non molla e pian piano scopre una nuova, magnifica realtà: Kingsley Coman, il cui sinistro dal limite costringe Bardi, ad un mezzo miracolo. Il ragazzo ha la tecnica e la personalità per essere già protagonista., ma è una magra consolazione pensando al punteggio. Andare al riposo con un solo gol di vantaggio è a dir poco un’ingiustizia, visti i legni colpiti nel finale di primo tempo da Tevez, dopo un’ottima combinazione Coman-Lichtsteiner, e da Caceres, ancora perfetto, ma questa volta sfortunato, nello stacco di testa.
Coman cresce con il passare dei minuti e appena inizia la ripresa costruisce da solo l’azione che lo porta a sfiorare il palo dal limite. Al 18′ è sempre lui a colpire di testa con perfetta scelta di tempo e a sfiorare la traversa e quando al 23′ lascia il posto a Llorente, si prende una valanga di meritatissimi applausi. Il Re Leone fa altrettanto appena entrato, costringendo con un bello stacco Bardi alla deviazione in angolo. La Juve dalla bandierina è sempre pericolosa e Caceres sfiora ancora una volta la doppietta personale, ma nulla a che vedere rispetto all’azione che al 30′ vede combinare Llorente, Tevez e Lichtsteiner: si arriva fino all’area piccola con una serie di scambi di prima, ma sull’ultimo passaggio la difesa veneta riesce a chiudere.
A forza di sbagliare il colpo del ko, si rischia, ma se si ha in porta Gigi Buffon ce lo si può permettere. Il capitano è fenomenale quando al 30′ intercetta il rasoterra di Maxi Lopez e il pericolo corso , l’unico della gara, suona come un consiglio per la Juve: addormentare la gara e provare a chiuderla con il colpo del campione. Tevez segue diligente l’indicazione e dopo un prolungato palleggio dei compagni, spara il destro a fil di palo. La stessa sorte tocca alla conclusione di Pogba nel finale, ma a quel punto, la gara ormai è finita. E l’a vince la Signora, tanto per non perdere l’abitudine.
CHIEVO-JUVENTUS 0-1
RETI: Caceres 6′ pt
CHIEVO
Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Izco, Mangani (1′ st Radovanovic, 24′ st Cofie), Hetemaj; Birsa; Schelotto (1′ st Paloschi), Lopez
A disposizione: Bizzarri, Seculin, Gamberini, Lazarevic, Botta, Sardo, Curitiba, Meggiorini, Zukaovic
Allenatore: Corini
JUVENTUS
Buffon, Caceres, Bonucci, Ogbonna; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal (41′ st Pereyra), Asamoah; Coman (23′ Llorente), Tevez
A disposizione: Storari, Robinho, Romulo, Marrone, Padoin, Evra, Pepe, Giovinco, Mattiello
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Russo
ASSISTENTI: Meli, Marrazzo
QUARTO UFFICIALE: Faverani
ARBITRI D’AREA: Orsato, Candussio
AMMONITI: Vidal 29′ pt, Mangani 30′ pt, 12′ st Dainelli
fonte: juventus.com