La Juve dà una lezione di calcio al Celtic 0 – 3 !A Glasgow anche un nostro socio.
Torna la Champions League, e la Juve non delude, sfoderando una prestazione determinata, con qualche sofferenza di troppo nel primo tempo, per poi dilagare nella ripresa, e probabilmente, chiudere il discorso qualificazione già nel match di andata degli ottavi finale: i bianconeri “asfaltano” il Celtic di Lennon con un brillante 3-0, figlio di una prestazione coriacea, agonisticamente perfetta e giocata benissimo anche dal punto di vista tecnico, al cospetto di una squadra tipicamente “britannica” dal punto di vista del gioco, ceramente molto fisica e pericolosa su situazioni derivanti da palla inattiva, ma molto più debole e meno organizzata della Juve dal punto di vista tattico e di qualità dei singoli, che, come spesso accade in questo sport, diventano poi fondamentali per portare a casa il risultato: Barzagli, Pirlo, Marchisio e Vucinic hanno messo in campo tutta la loro classe e la loro forma fisica, aiutando il resto della squadra a fornire una prestazione eccezionale. Juve che, oltre ad essere quindi quasi qualificata ai quarti di finale della massima competizione continentale per club, si prende anche la soddisfazione di vincere in un campo nel quale, quest’anno, ha perso anche il Barcellona dei fenomeni. La Juve riallaccia il filo con la Champions League scendendo in campo al “Celtic Park” di Glasgow schierandosi con il consueto 3-5-2, modulo nel quale continuano a mancare Chiellini ed Asamoah, sostituiti rispettivamente da Caceres e Peluso, mentre Matri è ancora confermato come titolare al fianco di Vucinic. Il Celtic, invece, scende in campo con un 4-3-3 nel quale trovano spazio le “stelle” Ambrose, fresco vincitore della Coppa d’Africa con la Nigeria, Izaguirre, Wanyama e Hooper.
Gli scozzesi provano subito a spingere, sfruttando il fattore campo, e impegnando Buffon dopo solo un minuto con un gran tiro dai 30 metri di Wanyama, ma è la Juve a “gelare” subito i tifosi britannici presenti allo stadio: al 3′ Matri sfrutta uno svarione da oratorio di Ambrose, e riesce a superare Forster con un tocco di punta per l’1-0 bianconero. Il Celtic fatica qualche minuto per riprendersi dal gol subito, ma pio comincia a mettere in campo la sua proverbiale grinta, facendo soffrire un po’ i campioni d’Italia, e rendendosi pericoloso in diverse occasioni, soprattutto con Commons, tra i migliori in assoluto del primo tempo. La prima frazione, comunque, termina con gli uomini di Conte in vantaggio di una rete. Nella ripresa sono gli scozzesi ad avere la prima grossa occasione per tornare in parità: al 61′, infatti, Ambrose va al colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma non riesce a colpire con forza, permettendo a Buffon di effettuare una facile parata. La Juve reagisce allo “spavento” precedente con Vucinic, che, al 66′, va al tiro, trovando un clamoroso salvataggio di Wilson quasi sulla linea di porta a portiere battuto. Al 69′ Conte decide di optare per il primo cambio del match: fuori Peluso, dentro Padoin, che cercherà di interpretare il ruolo di esterno sinistro più da centrocampista. Il Celtic risponde praticamente subito alla mossa del tecnico salentino, con Lennon che da spazio al giovane Watt, che entra in campo al posto di Commons, autore di una buona partita. Il Celtic continua a spingere, e a collezionare calci d’angolo, ma i bianconeri riescono comunque a far fronte alla maggior forza fisica degli avversari: con gli scozzesi intenti ad attaccare, la Juve trova il gol del 2-0 in contropiede al 77′ grazie a Marchisio, che entra in area, dribbla a rientrare Brown, e fa secco Forster per il gol che metterebbe una seria ipoteca sulla qualificazione dei bianconeri ai quarti di finale della competizione. Con Pogba in campo al posto di Matri, la Juve trova anche il 3-0: Marchisio mette un bel pallone in profondità per Vucinic, che, all’83′, fa secco Forster, facendo esplodere di gioia la panchina juventina, oltre ai tifosi presenti al “Celtic Park”.
Gli ultimi 5 minuti del match regalano l’esordio di Anelka, che entra in campo al posto di Vucinic, anche se, complice il risultato largamente a favore, il francese non ha modo di farsi vedere particolarmente. Il match termina senza altre particolari emozioni sul 3-0, risultato perentorio, netto, che testimonia la superiorità bianconera, soprattutto nel secondo tempo, sugli scozzesi, e che mette tutto in discesa in ottica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Allo “Stadium”, il prossimo 6 marzo, sarà probabilmente una serata di “gala”, di festa, perchè, scongiuri e “corna” varie a parte, già da oggi questi ragazzi possono dire di essere entrati a far parte del novero delle 8 squadre più forti d’Europa, senza dubbio alcuno. La Roma, prossima avversaria dei bianconeri in campionato, può già stare all’erta: la Juve è una macchina inarrestabile, nella quale tutto funziona al meglio, e batterla, adesso, con questa consapevolezza acquisita, diventa davvero un’impresa per “Titani”.
A seguire la Juventus a Glasgow anche un nostro socio Giuseppe Sorce.
Fonte:tuttojuve