Nel big match del ventisettesimo turno la squadra di Conte fa 1-1 con il Napoli. Restano sei i punti di vantaggio sui partenopei ma con il vantaggio negli scontri diretti è come se fossero sette.
La Juventus non scappa, ma non viene nemmeno avvicinata: potremmo leggere così l’1-1 maturato stasera nel big match della 27 esima giornata di campionato giocato al “San Paolo” di Napoli contro gli uomini di Walter Mazzarri, secondi in classifica e vogliosi di recuperare parte dei 6 punti di distacco dai bianconeri in classifica. La Juve non scappa dicevamo, ma ha certamente giocato un grande primo tempo, portandosi in vantaggio e accarezzando per lungo tempo il sogno di chiudere già a marzo il discorso scudetto, con il Napoli che però, a fine primo tempo, è riuscito a pareggiare, provando, a dire il vero senza troppa convinzione, a cercare un gol che avrebbe fatto impazzire una città intera. Il gol non è arrivato, e la Juve torna a casa con la consapevolezza che il grosso, in chiave scudetto, è stato già fatto, nonostante gli impegni che i bianconeri, si spera, dovranno affrontare anche in Champions League. La Juventus scende in campo al “San Paolo” praticamente in formazione tipo, con l’unica eccezione di Peluso al posto di Asamoah, che si accomoda in panchina. Nel Napoli, occhi fissi sul bomber Cavani, affiancato in attacco da Pandev, con Hamsik a supporto. La prima occasione da gol della partita è della Juventus: all’8′ Giovinco scambia con Vucinic, e va al tiro di sinistro, trovando la parata di De Sanctis. Passano soltanto 2 minuti e i bianconeri passano in vantaggio grazie a Chiellini, che mette a segno l’1-0 con un gran colpo di testa su lancio di Pirlo. Il gol bianconero manda completamente in bambola il Napoli, che rischia di andare sotto 2-0 al 16′, con Vucinic che mette fuori di testa, e poi al 19′, con il montenegrino che si fa clamorosamente parare un tiro a botta sicura da De Sanctis. Con la Juve che controlla agevolmente il match, il Napoli non costruisce praticamente nulla, almeno fino al 44′, quando arriva il gol del pareggio partenopeo: Inler va al tiro da fuori, trovando una netta deviazione di Bonucci, che mette fuori causa Buffon. Il primo tempo, dunque, finisce sull’1-1, con una Juve che, occorre dirlo, avrebbe certamente meritato di chiudere la frazione in vantaggio. Nella ripresa i partenopei si rendono pericolosi con due tiri dalla distanza, scoccati da Hamsik ed Inler tra il 59′ e il 60′, provando quindi a mettere maggiormente in difficoltà i campioni d’Italia, che rispondono con Vucinic al 67′: bella la conclusione dell’ex attaccante della Roma, ben parata da De Sanctis.
Il secondo tempo della partita è abbastanza godibile dal punto di vista dello spettacolo, con un Napoli che sembra più voglioso della Juve di vincere la partita: gli uomini di Mazzarri ci provano con Cavani al 72′, e con Hamsik un minuto dopo, con Buffon che si salva anche sul tiro di Dzemaili, che, in seguito alla respinta del numero 1 bianconero su tiro di Hamsik, calcia incredibilmente fuori. Al 74′ Conte decide di gettare nella mischia Matri, in modo da dare più peso all’attacco: l’ex attaccante del Cagliari entra in campo al posto di Giovinco, e prova a rendersi pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 78′, mettendo però fuori in girata. Nel finale il Napoli ci prova ancora con Inler, che, all’83′, costringe Buffon a mettere in angolo il suo gran tiro da fuori, e la Juve si cautela inserendo in campo Pogba, che sostituisce Vucinic all’85′. Juve con una sola punta, dunque, negli ultimi minuti del match, con Marchisio in appoggio a Matri. Gli ultimi minuti del match, che vedono anche Padoin in campo al posto di Marchisio, non dicono nulla dal punto di vista delle occasioni, con la partita che si conclude sull’1-1 dopo i 2 minuti di recupero concessi dall’arbitro. La Juve si porta quindi a 59 punti in classifica, mantenendo il vantaggio di 6 punti nei confronti del Napoli, che si porta a 53, tenendo il campionato “socchiuso”: 6 punti non sono tantissimi, considerando l’inevitabile spreco di energie che i bianconeri dovranno versare giocando in Champions League, ma è anche vero che recuperare punti a questa squadra, sempre compatta, sempre affamata, sempre in grado di dimostrarsi superiore ad ogni rivale, almeno in Italia, non sarà assolutamente facile per il Napoli visto stasera, un Napoli certamente inferiore, dal punto di vista tecnico e dell’organizzazione di gioco, a quelli che sono i campioni d’Italia in carica, nonchè i maggiori candidati al titolo edizione 2013.
fonte: tuttojuve