Settimo successo consecutivo per i bianconeri che vincono 3-2 contro il Carpi ribaltando il risultato con la doppietta di Mandzukic e chiudendo il discorso a inizio ripresa con Pogba. Autorete di Bonucci nel finale
Un Mandzukic mostruoso, una gran rete di Pogba a inizio ripresa e la Juve archivia anche l’ultima gara del 2015 con una vittoria, la settima consecutiva. Quella contro il Carpi è l’ennesima partita che certifica la crescita esponenziale della squadra, perché sono gli emiliani a passare per primi in vantaggio con l’ex Borriello e fosse accaduto qualche mese fa, probabilmente i bianconeri avrebbero faticato ben di più per ribaltare il risultato. Ora invece la banda di Allegri ha dalla sua condizione e convinzione, maturità e sicurezza e le basta accelerare per avere ragione dell’avversario, anche se è in salute come quello odierno.
Il Carpi in effetti è in ottima forma e ben messo in campo e fin da subito si piazza a cinque in difesa, badando soprattutto, com è naturale, a contenere. La juve i bianconeri, che iniziano la gara con calma, studiando il posizionamento degli avversari e cercando di capire non tanto come stanarli, quanto come trovare il modo di aprire delle falle nel muro di maglie bianche eretto a difesa dell’area. Una soluzione può essere il tiro dalla distanza, che Dybala prova dopo appena tre minuti, sfiorando la traversa.
Gli emiliani sono attentissimi a chiudere gli spazi, ma anche molto rapidi quando si tratta di ripartire e dopo un contropiede di Di Gaudio, che suona come campanello d’allarme, è Borriello a colpire, puntando Bonucci in velocità evitando l’intervento e fulminando Buffon con un rasoterra sul primo palo.
La Juve ci mette tre minuti a riportare la gara in equilibrio. Cuadrado arriva al traversone dalla destra e trova l’inserimento di Khedira, che calcia su Belec. Sulla prima respinta arriva Dybala e anche il suo tiro viene rimpallato, ma quando il pallone finisce dalle parti di Mandzukic, per la difesa emiliana c’è poco da fare, perché il croato inventa una giocata da straordinario centravanti, controllando spalle alla porta e girando in rete al volo.
Ora la gara è più divertente e anche il ritmi aumenta. Marchisio spara dai venti metri e Belec vola a deviare in angolo, sui cui sviluppi Chiellini alza troppo la mira di testa. Il portiere sloveno risponde anche al tentativo di Khedira dal limite, ma non può nulla sull’incornata di Mandzukic, nei minuti finali del primo tempo. SuperMario è in giornata di grazia, si batte come un leone, subisce anche più di un colpo proibito, ma è comunque presente in ogni azione dei bianconeri. E quando Evra arriva sul fondo e pennella al limite dell’area piccola, il croato stacca con un terzo tempo perfetto e schiaccia in rete la sua prima doppietta in bianconero.
A questo punto si deve chiudere la gara e la Juve ci mette cinque minuti a farlo: Marchisio inventa un lancio di quaranta metri per Pogba che controlla di petto, anticipa l’uscita di Belec e firma il suo quarto gol stagionale.
Poco dopo Barzagli lascia il posto a Rugani che, dopo appena sei minuti dal suo ingresso in campo, potrebbe festeggiare la sua prima gara con la Juve in campionato con la rete del 4-1, ma la sua posizione, sul traversone di Cuadrado è irregolare.
Tocca poi a Morata e Lichtsteiner regalare un po’ di riposo a Dybala e Cuadrado e la partita sembra aver poco da offrire. Invece, in pieno recupero i bianconeri si complicano la vita con uno svarione di Bonucci che nel tentativo di rinviare colpisce male e regala un barlume di speranza al Carpi. Gli emiliani arrivano subito dopo ad avere anche il pallone del pareggio, ma Lollo impatta male e Buffon può controllare e chiudere così una gara che sarebbe delittuoso pareggiare. Il successo invece premia un’altra prova di forza e carattere. La stessa che la Juve dovrà mettere in campo, alla ripresa del campionato, in ogni partita e per 90 minuti, per continuare la scalata ai vertici della classifica.
Un Mandzukic mostruoso, una gran rete di Pogba a inizio ripresa e la Juve archivia anche l’ultima gara del 2015 con una vittoria, la settima consecutiva. Quella contro il Carpi è l’ennesima partita che certifica la crescita esponenziale della squadra, perché sono gli emiliani a passare per primi in vantaggio con l’ex Borriello e fosse accaduto qualche mese fa, probabilmente i bianconeri avrebbero faticato ben di più per ribaltare il risultato. Ora invece la banda di Allegri ha dalla sua condizione e convinzione, maturità e sicurezza e le basta accelerare per avere ragione dell’avversario, anche se è in salute come quello odierno.
Il Carpi in effetti è in ottima forma e ben messo in campo e fin da subito si piazza a cinque in difesa, badando soprattutto, com è naturale, a contenere. La juve i bianconeri, che iniziano la gara con calma, studiando il posizionamento degli avversari e cercando di capire non tanto come stanarli, quanto come trovare il modo di aprire delle falle nel muro di maglie bianche eretto a difesa dell’area. Una soluzione può essere il tiro dalla distanza, che Dybala prova dopo appena tre minuti, sfiorando la traversa.
Gli emiliani sono attentissimi a chiudere gli spazi, ma anche molto rapidi quando si tratta di ripartire e dopo un contropiede di Di Gaudio, che suona come campanello d’allarme, è Borriello a colpire, puntando Bonucci in velocità evitando l’intervento e fulminando Buffon con un rasoterra sul primo palo.
La Juve ci mette tre minuti a riportare la gara in equilibrio. Cuadrado arriva al traversone dalla destra e trova l’inserimento di Khedira, che calcia su Belec. Sulla prima respinta arriva Dybala e anche il suo tiro viene rimpallato, ma quando il pallone finisce dalle parti di Mandzukic, per la difesa emiliana c’è poco da fare, perché il croato inventa una giocata da straordinario centravanti, controllando spalle alla porta e girando in rete al volo.
Ora la gara è più divertente e anche il ritmi aumenta. Marchisio spara dai venti metri e Belec vola a deviare in angolo, sui cui sviluppi Chiellini alza troppo la mira di testa. Il portiere sloveno risponde anche al tentativo di Khedira dal limite, ma non può nulla sull’incornata di Mandzukic, nei minuti finali del primo tempo. SuperMario è in giornata di grazia, si batte come un leone, subisce anche più di un colpo proibito, ma è comunque presente in ogni azione dei bianconeri. E quando Evra arriva sul fondo e pennella al limite dell’area piccola, il croato stacca con un terzo tempo perfetto e schiaccia in rete la sua prima doppietta in bianconero.
A questo punto si deve chiudere la gara e la Juve ci mette cinque minuti a farlo: Marchisio inventa un lancio di quaranta metri per Pogba che controlla di petto, anticipa l’uscita di Belec e firma il suo quarto gol stagionale.
Poco dopo Barzagli lascia il posto a Rugani che, dopo appena sei minuti dal suo ingresso in campo, potrebbe festeggiare la sua prima gara con la Juve in campionato con la rete del 4-1, ma la sua posizione, sul traversone di Cuadrado è irregolare.
Tocca poi a Morata e Lichtsteiner regalare un po’ di riposo a Dybala e Cuadrado e la partita sembra aver poco da offrire. Invece, in pieno recupero i bianconeri si complicano la vita con uno svarione di Bonucci che nel tentativo di rinviare colpisce male e regala un barlume di speranza al Carpi. Gli emiliani arrivano subito dopo ad avere anche il pallone del pareggio, ma Lollo impatta male e Buffon può controllare e chiudere così una gara che sarebbe delittuoso pareggiare. Il successo invece premia un’altra prova di forza e carattere. La stessa che la Juve dovrà mettere in campo, alla ripresa del campionato, in ogni partita e per 90 minuti, per continuare la scalata ai vertici della classifica.
fonte: juventus.com
Allegri post Carpi di vsmichel
Marotta pre Carpi di vsmichel