Un successo, quello bianconero, meritato, in virtù di una gara giocata ad altissima intensità, con tante occasioni da gol create, e con un gioco apparso decisamente superiore a quello dei rivali nerazzurri, che hanno provato per pochi minuti la gioia di stare “attaccati”, quantomeno sul piano del risultato, a quella che è senza dubbio, e di gran lunga, la squadra più forte d’Italia, e una delle migliori in Europa. A Monaco contro il Bayern, martedi sera, il vero banco di prova per un gruppo che, in due anni di gestione Conte, festeggerà, con ogni probabilità, la conquista del secondo scudetto consecutivo. Gli scongiuri, per chi legge, sono d’obbligo, ma francamente, è difficile pensare a un calo clamoroso di una squadra che, pur con il pensiero della sfida europea, e senza l’apporto di Lichtsteiner e Vucinic, ha surclassato uno dei rivali più odiati dalla tifoseria bianconera, dimostrando di essere praticamente inarrivabile in chiave tricolore, sia per il Napoli, che per il Milan, “inseguitrici” precedute per distacco, usando un termine caro al gergo ciclistico. La Juventus scende in campo a “San Siro” attuando un leggero turnover in vista del match di martedi sera contro il Bayern: a centrocampo Asamoah, che torna titolare, e Padoin prendono il posto di Peluso e Lichtsteiner, mentre in attacco Quagliarella e Matri sono i prescelti da Conte, con Vucinic e Giovinco tenuti a riposo per i tedeschi. Nell’Inter, invece, Guarin parte dalla panchina, con Alvarez che ha il compito di “innescare” le due punte nerazzurre, Palacio e Cassano. La Juventus parte a mille, e, al 3′, passa già in vantaggio: Quagliarella spara una bomba dai 25 metri, mettendo il pallone nel “sette”, con Handanovic che non prova neanche la parata. Il gol bianconero porta ad una buona reazione dell’Inter, che, tra l’11′ e il 13′, va al tiro con Cassano e Palacio, “stoppati” da un grandissimo Buffon, autore di due parate salva risultato sulle conclusioni del barese e dell’argentino. La Juve gioca molto meglio dell’Inter, facendo girare molto più il pallone rispetto ai nerazzurri, e al 39′ prova a legittimare una superiorità evidente con Pirlo, ma il tiro del regista bianconero è ben parato da Handanovic.
L’ultima occasione del primo tempo è invece targata Inter, e porta la firma di Palacio, che, al 44′, va al colpo di testa su cross di Cassano, trovando la facile parata di Buffon. Il primo tempo, dunque, finisce con la Juve in vantaggio 1-0 sull’Inter, con i bianconeri autori di una buona prima frazione, con l’unico neo di non essere riusciti a trovare il secondo gol. Nella ripresa Stramaccioni mette subito in campo Guarin al posto di Alvarez, e i nerazzurri giungono al pareggio con Palacio, bravissimo a inserirsi in area su un tocco di Cassano e a trafiggere Buffon con un tiro molto preciso. La gioia dei nerazzurri dura poco, dal momento che la Juve, dopo aver impegnato Handanovic con un bell’esterno di Padoin, ripassa in vantaggio al 60′: Quagliarella va al cross basso, e Matri anticipa tutti sul primo palo, bucando il portiere nerazzurro per il 2-1 bianconero. L’Inter prova a reagire al nuovo svantaggio, gettandosi in avanti, e, al 70′, si rende pericolosa con Cassano, che tira da buona posizione, trovando, ancora una volta, un Buffon attentissimo.
Al 74′ Conte tira fuori dalla contesa Matri per dare spazio a Pogba, schierando la squadra con una sola punta, mentre Stramaccioni mette dentro una terza punta, Rocchi, nel tentativo di riprendere in extremis i campioni d’Italia: gli ultimi minuti del match, però, non regalano grandissime emozioni, almeno per quanto riguarda le occasioni da gol, dal momento che il tecnico juventino decide di sostituire anche Quagliarella, mettendo in campo Giovinco per gli ultimi 7 minuti di partita. La Juve soffoca le ultime speranze dell’Inter facendo possesso palla, e la partita termina sul 2-1, risultato che manda la Juve in paradiso, e la squadra milanese all’inferno: i nerazzurri, fermi a quota 47, con una partita da recuperare, devono sperare nelle sconfitte di Napoli e Milan, impegnati contro Torino e Chievo in trasferta, per continuare a sperare nel terzo posto in classifica, mentre la Juve, che sale a 68 punti, veleggia senza troppi patemi verso la conquista dello scudetto numero 31, scongiuri a parte, ovviamente. Per i tifosi bianconeri, certamente, sarà una Pasqua felice e tranquilla, con la speranza che il dopo Pasquetta, in quel di Monaco, sia ancora migliore.
Fonte- Tutto juve