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La Juve batte il Chelsea 3-0: impresa bianconera

Quagliarella, Vidal e Giovinco: inglesi travolti dalla squadra di Conte, praticamente perfetta. A Torino presente anche un nostro socio!

TORINO - Juve-Chelsea, un film emozionante. E’ stato come andare al cinema ed uscirne con la sensazione che questo kolossal avrà i suoi sequel. Ci auguriamo tanti quanti Rocky perché i tifosi bianconeri  meritano di vivere così quest’esperienza europea. La Juve stasera non ha fatto un regalo solo a loro ma a tutto il calcio italiano. Una prestazione intensa, bella, contemporanea. Una risposta della “nuova Italia”, per niente catenacciara, alla vecchia scuola rappresentata (con la medaglia del campione in carica, per carità) da Di Matteo. Bravo ad abbottonare il suo Chelsea ma non abbastanza per proteggersi dalla bufera bianconera. Quagliarella, Vidal, Giovinco: una mazzata per i campioni d’Europa ipnotizzati dalle magie di Conte.ANTIPASTO - Il Chelsea si presenta a Torino senza punte di ruolo ma il modulo, uno lì davanti, lo prevede. 4-2-3-1 senza Torres ma con tanta roba di qualità sul campo: Hazard avanzato con Azpilicueta, Mata e Oscar a supporto. Il brasiliano ne aveva fatti due all’andata ma stasera Di Matteo gli chiede di seguire Pirlo, “Il Maestro” come lo chiamano gli inglesi. Conte recupera Vucinic in extremis e lo mette accanto a Quagliarella, autore del 2-2 allo Stamford Bridge. Lichsteiner torna sulla fascia destra, Isla in tribuna insieme a Lucio. Qualche fila più in là c’è anche Zinedine Zidane ma lui non per scelta tecnica.OUVERTURE - Asamoah è il primo a gridare l’urlo di battaglia, dribbling sulla sinistra e cross al centro. Nulla di che ma il colpo di testa di Lichtsteiner fa capire agli inglesi che lo svizzero ha voglia di rispondere sul campo alle polemiche sul “quasi rosso” di Juve-Inter. Al 3′ lo svizzero prova a spingerla a rete ma Cech respinge sul palo. Tre giri di lancette ed un legno, non male Juve. Il Chelsea fa quello che gli ha fatto vincere la Champions e lo fa all’italiana: aspetta lì dietro gli avversari per colpire in contropiede. Ma che contropiedi: all’8′ Oscar si beve mezza difesa bianconera, serve Hazard sulla destra che però non inquadra la porta. Il fiato sul collo dello Juventus Stadium si trattiene per un attimo. Al 15′ occasione per Marchisio che riceve palla in area dopo un angolo: tiro non potente a giro, Cech si distende sulla sua sinistra e devia in angolo. Dopo un quarto d’ora il gioco bianconero si muove soprattutto sui piedi di Asamoah e sui movimenti di Lichtsteiner . Di Matteo ha infatti creato una diga dalle parti di Pirlo. Il primo pallone che arriva dai centrali è quello di Vidal al 19′ per Quagliarella: verticale che l’attaccante campano appoggia piano su Cech. E Vucinic? Eccolo, al 22′, quando si libera bene sul limite ma il suo tiro non mette in crisi il portiere. Un minuto, sempre dalle stesse parti, dopo è bravo Vidal a rimediare una punizione, sommerso dall’irruenza di Cahill. E’ la zolla di Pirlo . Il tiro è loffio bloccato da Cech ma il pubblico esulta come se fosse entrata: arriva la notizia dell’1-0 del Nordsjælland contro lo Shakhtar (finirà ndr). Nel frattempo diminuisce il ritmo degli attacchi juventini.

FLIPPER - Bonucci sbaglia un appoggio al 34′ e mette paura ai compagni: per fortuna Oscar non ne approfitta dopo l’errore a centrocampo del difensore. Un minuto dopo flipper nell’area di Buffon : Oscar riceve in area col sinistro, si libera col destro ma Bonucci torna a strappare applausi bloccando la conclusione a rete del brasiliano. Brividi. Brividi ancora più forti al 38′: Pirlo dalla distanza conclude a rete, Quagliarella ci mette il piede e batte Cech. Avete presente l’azione contro la Lazio? Ecco, levate il miracolo di Marchetti e metteteci il gol. La Juve non si ferma e sessanta secondi dopo quasi raddoppia: cross di Asamoah dalla sinistra, Luiz devia verso la sua porta ma Cole salva sulla linea. Cambio di fronte -non si respira- e il Chelsea in contropiede mette paura a Buffon. Mata però si arrende al capitano: tiro bloccato. Tanto Quagliarella nella playlist dei cori dello Stadium e con questa colonna sonora sia arriva alla fine del primo tempo.

EMOZIONI - L’influenza è passata, Vucin-c è effervescente ma il suo tiro impreciso dopo qualche minuto della ripresa non lo fa felice. Il montenegrino ci riprova al 50′, si costruisce lo spazio per segnare ma appena entrato in area viene cinturato da Cahill. Per l’arbitro turco Cunyet Cakir non è rigore. Intanto Pirlo sembra più libero di muoversi, i centrocampisti inglesi stavolta sono impegnati a recuperare il risultato. “Il Maestro” ci prova dai venti metri, Cech devia in angolo. Il primo cambio è del Chelsea: entra al 59′ Moses, attaccante, al posto di Azpilicueta. La partita però muta a favore della Juve:Vucinic per Asamoah, assist perfetto a Vidal che dal limite tira in porta: deviazione di Ramires e palla in rete. Doppio vantaggio meritato, chi ci prova non sbaglia mai. Secondo cambio del match al 67′: i crampi costringono Lichsteiner ad uscire, dentro Caceres . L’uruguaiano serve a Vucinic la palla del 3-0 ma il montenegrino, in area solo davanti a Cech, spara alto l’assist dalla destra. In campo c’è Torres ora ed il Chelsea prova l’assalto finale. La Juve risponde con Giovinco al posto di Quagliarella ma Vucinic ferma il compagno, è stremato: “No esco io”. Marchisio rimedia un giallo (sarà squalificato) ma la Juve non si ferma. Il terzo gol è quello del  riscatto, quello della Formica Atomica: assist verticale di Vidal, contropiede in solitudine e gol scaccia crisi. Giovinco festeggia sventolando la maglia: un momento romantico, di un gruppo straordinario che alla fine ha portato a casa tre punti importanti per superare la fase a gironi. “Una partita alla volta” si dirà ma la testa della Juve è già a Donetsk. Il cuore però, stanotte, resterà sul campo.

Fonte Tuttosport

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