«Affrontiamo una squadra che viene da due vittorie esterne e che è una rivale storica, ma stiamo bene fisicamente e siamo determinati»
Anche se è passato qualche giorno per i tifosi bianconeri l’emozione del Derby vinto all’ultimo minuto non è ancora sopita. Lo è invece ovviamente per la squadra, già proiettata da tempo alla trasferta di Firenze, ma Allegri, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida con i viola, viene ancora incalzato sulla stracittadina: «Nel primo tempo abbiamo giocato una buona gara e abbiamo preso quel gol di Peres, straordinario, non tanto per la corsa quanto per la conclusione, che ci ha complicato un po’ le cose – sottolinea il tecnico – Giocare contro il Toro non è semplice, perché è ben organizzato e non è facile creare occasioni quando hai dieci giocatori avversari vicino all’area. Abbiamo subito tre o quattro contropiedi dove abbiamo difeso in modo giusto. L’occasione più clamorosa è stata quella di Quagliarella dove è stato bravo Storari a uscire e a metterlo in difficoltà. È stata una gara equilibrata, il Toro ha avuto le sue occasioni, ma nella difficoltà, anche in dieci uomini, non siamo indietreggiati di un metro e abbiamo provato fino all’ultimo a vincere, tanto è vero che il pallone da cui è nato il gol è stato recuperato nella loro metà campo da Bonucci.
«Ora affrontiamo una squadra che viene da due vittorie esterne e che è una rivale storica, quindi dovremo fare attenzione – continua Allegri riportando l’attenzione sulla gara contro la Fiorentina – A Cagliari ha fatto quattro gol e a Firenze non è mai semplice giocare, ma dovremo cercare di tornare con un risultato positivo. Stiamo abbastanza bene fisicamente, per non dire bene, e affronteremo la partita con grande determinazione, contro una squadra che gioca un buon calcio».
La Juve dovrà fare a meno per qualche mese di Asamoah e Romulo, ma le soluzioni non mancano: «Abbiamo recuperato Ogbonna che può essere un’alternativa importante. Evra è in buona condizione e ha bisogno di giocare, ci sono Padoin, che su quella fascia ha fatto buone gare e Mattiello, che è giovane ma ha corsa e se c’è bisogno è a disposizione. E poi Barzagli sta lavorando per recuperare e Caceres dovrebbe rientrare contro la Samp o al più tardi a Cagliari».
In avanti poi l’abbondanza non manca e Morata scalpita per una maglia da titolare, ma « non è il solo che ha voglia di giocare – ribadisce il tecnico – Ci sono Pepe, che ha giocato 15 minuti, Coman, Giovinco…È normale che sia così e deve essere così, anche perché i cambi in panchina sono fondamentali e chi entra in un determinato momento della partita dev’essere più bravo di chi è in campo».
Il novembre d’oro, con sei successi in altrettante partite, è archiviato e Allegri è concentrato sul rush finale del 2014: «Quanto fatto ormai è il passato, inizia un altro mese e ci sono altre gare da giocare. Siamo nella prima parte della stagione e ci avviamo a concluderla il 22 dicembre. A quel punto sapremo in che posizione in campionato, se saremo agli ottavi di Champions e se avremo vinto la Supercoppa. A Roma dicono che vinceranno lo scudetto? Non sarebbe normale se dicessero il contrario, anche perché hanno fatto lo scorso anno un grande campionato e come la Juve hanno l’obbligo di vincere. Noi abbiamo tre punti di vantaggio e speriamo di rimanere davanti e per farlo si deve vincere domani. Loro stanno facendo grandi cose e hanno questa convinzione. Dobbiamo averla anche noi sapendo che si lotterà fino alla fine».
La Juve ha comunque la forza e i mezzi per arrivare in fondo: «Credo che la squadra abbia fatto un buon lavoro. Abbiamo inserito giovani che stanno crescendo insieme ai cosiddetti “vecchietti” che sono lo zoccolo duro della squadra e hanno la giusta mentalità da Juve perché si mettono ogni giorno in discussione e quello che hanno vinto non gli basta. Si può fare meglio sotto l’aspetto del gioco perché credo che questa squadra abbia giocatori con caratteristiche tali per farlo. Fino a questo momento abbiamo subito pochi gol e concesso poche occasioni. Dobbiamo giocare meglio tecnicamente come abbiamo fatto in alcune gare, che devono rappresentare un punto di partenza e non di arrivo».
Per quanto tenga banco la gara di Firenze, è inevitabile pensare anche alla successiva contro l’Atletico Madrid, decisiva per il passaggio del turno in Champions: «Per noi in Europa l’obiettivo principale è arrivare agli ottavi di finale e stabilizzarsi nelle prime otto. Arrivare in fondo alla Champions è difficile, perché è una competizione strana. Io ricordo il Chelsea che perde una finale con un rigore sbagliato da Terry che scivola e ne vince una dopo essere stato 118 minuti dentro la propria area…. Ora c’è la fase a gironi e poi, a febbraio arriva uno scontro diretto da affrontare in ottime condizioni e con tutti giocatori a disposizione. La Juve ha lavorato bene, è cresciuta come fatturato e ci sono giocatori giovani e importanti. Pogba che è un ’93 ed è il miglior giovane del mondo, Coman che è un ’96, Morata ‘ un 92, e ragazzi del Settore Giovanile come Mattiello, Vitale, Romagna…Il pensiero però non è alla partita di martedì – conclude Allegri – Oggi è più importante la gara di Firenze