Tutto bello, spettacolare e, almeno all’apparenza, tremendamente facile. La Juve si sbarazza del Parma con una semplicità disarmante e regala ai tifosi una grandinata di gol. Gli emiliani escono dallo Stadium frastornati, ma non possono davvero rimproverarsi nulla: la squadra di Allegri oggi è perfetta per intensità, approccio alla gara, determinazione. E’ la straordinaria voglia di vincere a rendere la partita una formalità e la prova sta nel il fatto i bianconeri giochino la ripresa con lo stesso ritmo del primo tempo, nonostante il 3-0 maturato dopo neanche mezz’ora .
Piace molto il nuovo assetto della Juve con la difesa a quattro, in cui oggi Padoin è l’esterno di sinistra. A centrocampo c’è l’esordio di Romulo dal primo minuto e in avanti un inedito tridente, composto da Tevez, Llorente e Pereyra. E’ proprio quest’ultimo a farsi subito notare, esibendosi in una plastica rovesciata, a lato di poco. Marchisio veste ancora i panni del regista, ma non si limita a impostare e il suo tentativo dalla distanza al 9′ chiama Mirante a un intervento tutt’altro che semplice.
Il Parma è a dir poco timido e il pallone è regolarmente tra i piedi dei bianconeri. Quando Tevez parte in velocità dà l’impressione di poter colpire da un momento all’altro e se non ci riesce al 22′ è solo perché Mirante è ancora una volta attento. Il portiere degli emiliani si fa trovare pronto anche due minuti dopo sulla sventola di Pogba, ma respinge sui piedi di Llorente e il Re Leone da due passi non perdona.
La rete scuote gli ospiti che, pur senza dare l’impressione di crederci veramente, abbozzano una reazione con Mauri, il cui destro da fuori area costringe Buffon a sporcarsi la maglia. E’ un fuoco di paglia: giusto il tempo di ribaltare il fronte offensivo e al 29′ la Juve piazza il bis: il tentativo di Tevez viene contratto, ma c’è Lichtsteiner, appostato ai venti metri. Lo svizzero calcia di contro balzo e inventa una perla di potenza e precisione, che si infila sotto l’incrocio, rendendo vano il volo di Mirante.
Altri sette minuti e la gara è virtualmente chiusa: un’azione da manuale porta Lichtsteiner a crossare basso dalla destra e Llorente, solo a centro area, può toccare al volo e firmare la sua prima doppietta della stagione.
Guai a pensare che la gara non abbia più nulla da dire però. Distrarsi sarebbe un errore capitale, perché si rischierebbe di perdersi la prodezza di Tevez al 5′ della ripresa: il Parma è in avanti, ma Padoin recupera palla e serve l’Apache, isolato in avanti e comunque ben all’interno della propria metà campo. Costa prova a fermarlo con un “laccio californiano” in stile wrestling e a questo punto chiunque si butterebbe a terra, accontentandosi di un sacrosanto calcio di punizione. Chiunque tranne Carlitos. Lui resiste alla carica, si libera dell’abbraccio e punta l’area. Ci sono ancora Lucarelli e Felipe a sbarrargli la strada, ma bastano due finte per liberarsene e un tocco di interno destro per calare il poker, con un gol da cineteca.
Una meraviglia del genere va festeggiata come minimo con una doppietta. E allora quando Pogba spara un siluro da fuori area e Mirante respinge, ecco che Tevez brucia Lucarelli sullo scatto e piazza in rete il 5-0. Adesso sì che può uscire dal campo per lasciare spazio a Coman e prendersi il doveroso tributo dello Stadium. Dieci minuti e tocca a Llorente uscire tra gli applausi per lasciare spazio a Morata.
La nuova coppia d’attacco sarà giovane (quarant’anni in due) ma non per questo meno efficace: alla mezz’ora Coman scodella un delizioso pallonetto per lo spagnolo, piazzandolo a tu per tu con Mirante e permettendogli di rimpolpare il già corposo punteggio. Un bel modo di salutare la prima convocazione con le Furie Rosse.
C’è ancora il tempo di festeggiare l’esordio in serie A di Mattiello, che regala un po’ di riposo a Marchisio, e il 7-0, firmato ancora da Morata, che con un pregevole destro al volo manda sotto l’incrocio il traversone di Lichtsteiner. Poi non resta che spellarsi le mani e ringraziare la squadra, perché la perfezione non sarà di questo mondo, ma la Juve di oggi ci è andata davvero molto, molto vicino.
JUVENTUS-PARMA 7-0
RETI: Llorente 23′ pt, Lichtsteiner 29′ pt, Llorente 36′ pt, Tevez 5′ st, Tevez 13′ st, Morata 31′ st, Morata 43′ st
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Romulo, Marchisio (37′ st Mattiello), Pogba; Pereyra, Llorente (26′ st Morata), Tevez (15′ st Coman)
A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Pepe, Coman, Giovinco, Morata.
Allenatore: Allegri
PARMA
Mirante; Felipe, Lucarelli, Costa; Rispoli, Acquah, Lodi, J. Mauri (9′ st Mariga), De Ceglie (1′ st Gobbi); Cassano (19′ st Belfodil), Ghezzal
A disposizione: Iacobucci, Mendes, Ristovski, Lucas, Galloppa, Coric, Pozzi, Palladino, Santacroce.
Allenatore: Donadoni
ARBITRO: Russo
ASSISTENTI: Tasso, Petrella
QUARTO UFFICIALE: Fiorito
ARBITRI D’AREA: Calvarese, Merchiori
AMMONITI: 28′ st Acquah