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Juve, regalo a Conte: vittoria a Palermo

Il tecnico torna in panchina dopo la squalifica ed ottiene i tre punti contro i rosanero di Gasperini. Decisivo il gol di Lichtsteiner

TORINO - La Juve festeggia alla grande il Conte day. La vittoria, seppur di misura, con il Palermo al Barbera mette il sigillo a una giornata speciale: quella del ritorno in panchina del suo tecnico. Quattro mesi a guardare le partite dalla “gabbia di vetro” non hanno scalfito la grinta dell’allenatore bianconero. Cappellino e giubbotto a impartire ordini dall’area tecnica, dopo silenzi e malumori. Il caso calcioscommesse ha lasciato il segno, anche su chi è abituato a lottare. Ma Conte si è ripreso la Juve a modo suo: novanta minuti di urla e suggerimenti. Il Barbera non è la Juventus stadium ma i cori che arrivano dal settore ospiti lo fanno sentire quasi a casa. Il resto lo fanno i suoi ragazzi con una gara sofferta, intensa e vincente.LA PARTITA - Il Palermo se la gioca a viso aperto: sopporta la pressione della Juve e poi riparte sull’asse Ilicic-Miccoli. Il bomber, tornato dopo la squalifica, prima sfiora la rete e poi segna ma è di pochissimo in fuorigioco. Anche Kurtic ci prova dalla distanza ma Buffon respinge con i pugni. La Juve si affida alla fantasia di Pirlo e alla potenza di Matri, tornato titolare, ma nella prima mezz’ora non riesce mai a tirare in porta. La conclusione più pericolosa è di Marchisio che cerca l’angolo alto, ma alza troppo la mira. Brividi al 36′ per il pubblico del Barbera, già gelato a causa del freddo e della pioggia. Matri intercetta un pallone al centro dell’area e lo dà a Marchisio, botta a colpo sicuro che si infrange su Munoz e poi carambola su Vucinic che colpisce il palo. Il Palermo si sgretola, i bianconeri si buttano in avanti e approfittano delle amnesie difensive dei rosa. Nei minuti finali del primo tempo è ancora Vucinic a presentarsi davanti a Ujkani, bravo a respingere in corner. Si torna in campo con il terreno di gioco appesantito dalla violenta grandinata che si è abbattuta su Palermo nell’intervallo del match.

IL FINALE - La ripresa inizia come era finita la prima frazione: Juve in avanti e palo esterno di Vucinic dopo pochi secondi. È il preludio del vantaggio che arriva al 5′ con Lichtsteiner, lo svizzero sfrutta al meglio un passaggio di Vucinic e insacca, solo davanti alla porta di Ujkani. La situazione si complica per i rosa che devono recuperare al Barbera diventato un pantano. Gli uomini di Gasperini ci mettono orgoglio e impegno, ma non pungono. La palla viaggia lenta così come il Palermo che non riesce a trovare sbocchi in attacco, nonostante l’inserimento di Brienza all’inizio della ripresa. Il tecnico dei siciliani tenta il tutto per tutto e sostituisce Donati con Dybala. Il baby bomber ci prova subito dalla distanza ma la conclusione finisce a lato, come quella di Bendtner (subentrato a Matri). Alla mezz’ora il Palermo rimane in dieci per l’espulsione di Morganella e saltano i residui schemi. Miccoli è l’ultimo ad arrendersi, ma per i rosanero non c’è niente da fare. Alla fine i flash sono tutti per Conte.

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