I bianconeri vanno avanti 2-0 al Bentegodi grazie ad una doppietta dell’argentino (5′, 21′) ma nella ripresa gli scaligeri fanno 2-2 con Toni (52′) e Gomez (94′). Il vantaggio degli uomini di Conte rimane a +9
Il Verona ferma la Juve, la Lazio ferma la Roma. Rimane tutto come prima, mentre i bianconeri riflettono sul tremendo calo nella ripresa che ha permesso ai gialloblù di pareggiare dopo che la superiorità con la quale avevano impostato la partita sembrava non lasciare storia alla partita. Nei primi minuti, infatti, il Verona viene letteralmente travolto dalla furia agonistica bianconera, con un Tevez indemoniato che lotta su ogni pallone e segna due gol in un quarto d’ora. Poi nella ripresa la Juventus ha avuto un calo mentale, più che fisico, forse pensando che fosse tutto facile ed è arrivata la punizione da parte dei veneti.
CHE INIZIO - La prima rete arriva al 4′: Asamoah da sinistra fa partire un violento tiro-cross che Rafael respinge e Tevez colpisce al volo, con un piattone spietato. Al 21′, l’Apache si fa trovare pronto al limite dell’area sul filtrante perfetto di Pogba, entra in area e fulmina Rafael. La posizione dell’argentino, tuttavia, non è regolare: al momento del passaggio di Pogba la sua gamba è oltre la linea dei difensori. Una posizione molto difficile da rilevare, ma il fermo immagine non lascia dubbi. Va detto che la giornata no degli assistenti del Bentegodi continua, perchè anche il 2-1 del Verona, che segna Toni di testa, è in fuorigioco, perché sul cross di Romulo l’azzurro parte leggermente davanti alla linea bianconera.
PALLE INATTIVE - La rete del Verona arriva all’inizio della ripresa, quando la Juventus abbassa leggermente l’intensità e viene fuori la rabbia del Verona. E’ la fase più critica per i bianconeri, che tuttavia danno l’impressione di controllare sempre con una certa sicurezza il match. Si registra soferenza vera solo sulle palle inattive, una vera maledizione per la Juventus di questi tempi, poi Buffon è chiamato a un miracolo su un tiro di Toni ravvicinato. Ma in compenso Osvaldo prende un palo alla prima azione in maglia bianconera.
OSLVALDO - Già, Osvaldo. Conte lo fa entrare al 20′ al posto di Llorente (niente tridente con il Verona che giocava aggressivo) e l’italoargentino sembra aver giocato da sempre con Tevez e Vidal. Grande intesa e una buona condizione fisica per il nuovo bomber che è sicuramente una delle buone notizie della giornata.
MANO - Restano nel finale le proteste del Verona per il mano di Lichsteiner che salta su Toni e colpisce con il dorso della mano molto larga. E’ vero però che lo svizzero non può rendersi conto della cosa essendo di spalle e il pallone colpisce la sua mano senza che lui la muova. L’intepretazione della non volontarietà ci può stare. Le polemiche, tuttavia, non mancheranno. Sull’onda dell’entusiasmo però il Verona ci crede fino alla fine e all’ultimo minuto di recupero, Gomez perso da Ogbonna, entrato al posto dell’infortunato Chiellini, infila di testa e agguanta il pareggio.