La doppietta di Morata e il sigillo di Dybala stendono l’Inter nel primo atto delle semifinali di Coppa Italia
La Juve non si ferma più e continua inarrestabile anche in Coppa Italia. La semifinale di andata contro l’Inter va in archivio con un secco 3-0, che certifica non solo la netta superiorità dei bianconeri, ma anche il ritorno al gol di Morata, autore di una doppietta. Un’ulteriore ottima notizia per Allegri, che contro i nerazzurri cambia qualche pedina, rilanciando dal primo minuto, oltre allo spagnolo, Neto, Caceres, Cuadrado e Asamoah. È proprio il ghanese a scoccare il primo tiro dell’incontro dopo appena due minuti, senza centrare la porta. Stessa sorte per il destro di Nagatomo, cercato dalla distanza dopo una decina di minuti, mentre quello di Felipe Melo termina tra le braccia di Neto.
Non è certo un avvio frenetico e con Llajic e Biabiany che in fase di non possesso vanno a rinfoltire il centrocampo nerazzurro, gli spazi di manovra per la squadra di Allegri sono ridotti all’osso. L’abilità di saltare l’uomo di Cuadrado, in una situazione del genere è preziosa, come dimostra lo spunto con cui il colombiano lascia Melo sul posto arriva al tiro dal limite, mettendo a lato di poco.
La prova definitiva si ha al 34′, quando dopo uno scambio in velocità con Morata, Cuadrado entra in area e viene steso da Murillo, procurandosi il calcio di rigore che sblocca il risultato. A trasformarlo è proprio Morata che interrompe così il digiuno che durava dal 4 ottobre scorso, quando andò a segno contro il Bologna.
Lo spagnolo trova nuove energie nel gol e allo scadere del tempo si produce in uno scatto di sessanta metri che costringe Miranda al fallo e a rimediare il giallo. È lui stesso a deviare di testa la punizione battuta da Cuadrado, ma la traiettoria è centrale e Handanovic può bloccare.
A questo punto ci vuole il gol su azione e nella ripresa Morata si leva anche questa soddisfazione. I ritmi sono più blandi, perché la Juve lascia l’iniziativa all’Inter e punta a colpire in velocità. Deve attendere un po’ per riuscirci, ma la prima vera ripartenza è letale: Cuadrado conduce l’azione e tocca per Asamoah, che vede l’inserimento di Mandzukic. Il tiro del croato viene ribattuto, ma sul pallone arriva per primo Evra, che crossa verso il centro dell’area, dove è appostato Felipe Melo. Il maldestro tentativo di respingere del brasiliano termina sui piedi di Morata, che non perdona, infilando nell’angolino alto alla sinistra di Handanovic.
Sotto di due gol l’Inter ha ben poco da perdere e mette più foga nelle proprie azioni, riuscendo a impegnare Neto con il colpo di testa di Murillo, che il portiere vola a bloccare. La partita del difensore nerazzurro, già ammonito durante il primo tempo, dura ancora ben poco, perché lo scatenato Cuadrado, all’ennesima fuga sulla destra, lo costringe ad un fallo evidente, che vale il secondo giallo e la conseguente espulsione.
La Juve a questo punto può dilagare: Morata stacca a centro area e per poco il suo colpo di testa non si trasforma in un prezioso assist per Mandzukic, che poco più tardi lascia il posto a Dybala. Al 34′ il terzo gol sembra cosa fatta, ma Morata, pescato davanti alla porta da Pogba, alza troppo la mira. Occorre pazientare altri quattro minuti: Marchisio allarga per Chiellini che manda Asamoah in profondità. Il ghanese alza la testa e vede arrivare Dybala che, in corsa, di prima intenzione, dal limite dell’area, piazza alle spalle di Handanovic il sinistro che, se non chiude i giochi, quantomeno mette una serissima ipoteca sul passaggio in finale.
La Juve non si ferma più e continua inarrestabile anche in Coppa Italia. La semifinale di andata contro l’Inter va in archivio con un secco 3-0, che certifica non solo la netta superiorità dei bianconeri, ma anche il ritorno al gol di Morata, autore di una doppietta. Un’ulteriore ottima notizia per Allegri, che contro i nerazzurri cambia qualche pedina, rilanciando dal primo minuto, oltre allo spagnolo, Neto, Caceres, Cuadrado e Asamoah. È proprio il ghanese a scoccare il primo tiro dell’incontro dopo appena due minuti, senza centrare la porta. Stessa sorte per il destro di Nagatomo, cercato dalla distanza dopo una decina di minuti, mentre quello di Felipe Melo termina tra le braccia di Neto.
Non è certo un avvio frenetico e con Llajic e Biabiany che in fase di non possesso vanno a rinfoltire il centrocampo nerazzurro, gli spazi di manovra per la squadra di Allegri sono ridotti all’osso. L’abilità di saltare l’uomo di Cuadrado, in una situazione del genere è preziosa, come dimostra lo spunto con cui il colombiano lascia Melo sul posto arriva al tiro dal limite, mettendo a lato di poco.
La prova definitiva si ha al 34′, quando dopo uno scambio in velocità con Morata, Cuadrado entra in area e viene steso da Murillo, procurandosi il calcio di rigore che sblocca il risultato. A trasformarlo è proprio Morata che interrompe così il digiuno che durava dal 4 ottobre scorso, quando andò a segno contro il Bologna.
Lo spagnolo trova nuove energie nel gol e allo scadere del tempo si produce in uno scatto di sessanta metri che costringe Miranda al fallo e a rimediare il giallo. È lui stesso a deviare di testa la punizione battuta da Cuadrado, ma la traiettoria è centrale e Handanovic può bloccare.
A questo punto ci vuole il gol su azione e nella ripresa Morata si leva anche questa soddisfazione. I ritmi sono più blandi, perché la Juve lascia l’iniziativa all’Inter e punta a colpire in velocità. Deve attendere un po’ per riuscirci, ma la prima vera ripartenza è letale: Cuadrado conduce l’azione e tocca per Asamoah, che vede l’inserimento di Mandzukic. Il tiro del croato viene ribattuto, ma sul pallone arriva per primo Evra, che crossa verso il centro dell’area, dove è appostato Felipe Melo. Il maldestro tentativo di respingere del brasiliano termina sui piedi di Morata, che non perdona, infilando nell’angolino alto alla sinistra di Handanovic.
Sotto di due gol l’Inter ha ben poco da perdere e mette più foga nelle proprie azioni, riuscendo a impegnare Neto con il colpo di testa di Murillo, che il portiere vola a bloccare. La partita del difensore nerazzurro, già ammonito durante il primo tempo, dura ancora ben poco, perché lo scatenato Cuadrado, all’ennesima fuga sulla destra, lo costringe ad un fallo evidente, che vale il secondo giallo e la conseguente espulsione.
La Juve a questo punto può dilagare: Morata stacca a centro area e per poco il suo colpo di testa non si trasforma in un prezioso assist per Mandzukic, che poco più tardi lascia il posto a Dybala. Al 34′ il terzo gol sembra cosa fatta, ma Morata, pescato davanti alla porta da Pogba, alza troppo la mira. Occorre pazientare altri quattro minuti: Marchisio allarga per Chiellini che manda Asamoah in profondità. Il ghanese alza la testa e vede arrivare Dybala che, in corsa, di prima intenzione, dal limite dell’area, piazza alle spalle di Handanovic il sinistro che, se non chiude i giochi, quantomeno mette una serissima ipoteca sul passaggio in finale.
JUVENTUS-INTER 3-0
RETI: Morata (rig.) 36′ pt, Morata 18′ st, Dybala 39′ st
JUVENTUS
Neto; Caceres, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (45′ st Padoin), Pogba, Marchisio, Asamoah, Evra (38′ st Alex Sandro); Morata, Mandzukic (32′ st Dybala)
A disposizione: Buffon, Rubinho, Barzagli, Rugani, Lichtsteiner, Hernanes
Allenatore: Allegri
INTER
Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Felipe Melo (19′ st Brozovic), Medel, Kondogbia; Biabiany (32′ st Icardi), Jovetic, Ljajic (25′ st Juan Jesus)
A disposizione: Carrizzo, Berni, Ranocchia, Santon, Telles, Gnoukouri, Manaj, Montoya, Palacio
Allenatore: Mancini
ARBITRO: Tagliavento
ASSISTENTI: Manganelli, Meli
QUARTO UFFICIALE: Celi
AMMONITI: 18′ pt Bonucci, 34′ pt Murillo, 46′ pt Miranda, 25′ st Murillo, 44′ st Kondogbia
ESPULSI: 25′ st Murillo
Allegri post inter CIa di vsmichel
Juventus 3-0 Inter Milan – All Goals and Full… di zidanekrisz