Interessantissimo intervento del docente dell’Università di Bologna,Paco D’Onofrio, al workshop diSportitalia. Il legale di Luciano Moggi, incalzato dagli “studenti”, - non ha escluso passi importanti della Juventus sul fronte Calciopoli, con una richiesta di revisione del processo sportivo in tempi non troppo lunghi.Tuttojuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni: “In base all’ordinamento statale nessuno può essere condannato in Italia e negli altri Paesi civili per qualcosa che non è stato preventivamente individuato come reato, quindi non generico. Nell’ordinamento sportivo, invece, è vigente. Non solo, ci hanno fatto interi processi. Dei vostri colleghi molto meno autorevoli di voi, hanno scritto, per esempio durante Calciopoli, che certi dirigenti e certe società, meritavano condanne per illecito. Ecco, chi meritava effetivamente una condanna sono questi giornalisti che andrebbero radiati dall’ordine dei giornalisti. Perchè quando si scrive bisogna informarsi, soprattutto quando si scrive di settori specifici: nè la Juventus, nè il Milan, nè la Lazio, nè la Fiorentina, nè Moggi nè Giraudo, nè tutti gli altri dirigenti delle società e dirigenti arbitrali coinvolti, hanno commesso mai alcun illecito, non è stato mai provato. Sono stati condannati per ora solo per ipotesi di quell’articolo 1 comma 1, cioè lealtà, probità e correttezza. Perchè quando andarono a vedere se effettivamente una – non cento – partita fosse stata truccata, non l’hanno trovata. A quel punto lì l’illecito sportivo non c’era. Ma siccome l’idea era quella di condannarli, li hanno condannati in base ad una norma che esiste. Ma non sono stati condannati per illecito, sono stati condannati in base a questa norma. E’ importante dal punto di vista giornalistico, perchè può portare fino alla radiazione”.
Se venisse confermata fino in Cassazione la non alterazione dei campionati, in quel caso la Juventus potrebbe attivare l’articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva e chiedere una revisione delle sentenze sportive?
“Sì, certo, può farlo. Ho avuto un confronto con gli avvocati della Juventus. Quando io difendevo Moggi avevamo linee divise con la Juve, poi le nostre linee si sono riavvicinate. Dissi allora, apertamente, che c’erano tutti i presupposti per chiedere indietro i due Scudetti: il primo perchè uno Scudetto fu revocato ed era relativo ad una stagione non oggetto di indagini, quindi particolare: cioè la stagione 2004-05 non era oggetto di indagini eppure fu revocato lo Scudetto; perchè il secondo, quello revocato e attribuito, non è stato mai attribuito. E’ “La Gazzetta dello Sport” che dice che quello Scudetto è dell’Inter, ma non c’è nessun provvedimento federale che lo dica. Quindi risulta paradossale questa vicenda. E’ evidente che l’ambito federale è un ambito domestico, un ambito associativo, quindi le regole non sono le stesse dell’ordinamento statale, però è singolare: perchè quando ci sono stati casi molto gravi come quello dei passaporti – e quelli erano casi penalmente molto rilevanti – la giustizia sportiva ha adottato una linea morbida. Nel caso di Calciopoli, la linea politica della Federazione è stata una linea di estremo rigore, che a mio avviso può esporsi ad un giudizio di revisione perchè chiaramente la revoca degli Scudetti può essere solo determinata dalla prova certa dell’alterazione. Nell’ordinamento sportivo c’è un principio, il risultato sportivo è intangibile. Quando diventa tangibile? Quando è certa la prova della sua alterazione. Ma nel caso di Calciopoli, anche le sentenze penali di condanna di 1° grado, che pure sono state rigorose, hanno punito il tentativo, non l’illecito. Quindi Moggi ha preso ha preso 5 anni – e poi vedremo come andrà il giudizio di appello -, ma la Juventus ne è uscita totalmente estranea, quindi c’è la prova assoluta che quei due Scudetti non siano stati oggetto di manipolazione”.
Ma bisogna arrivare in Cassazione per attivare questo articolo 39?
“Io su questo non sono convinto, credo che la Juventus adotterà una linea prudente da quello che ho avuto modo di acquisire come dato. Tuttavia credo che potrebbero muoversi anche in anticipo”.
Ci spiega la figura di De Santis?
“Per quanto riguarda la vicenda di Calciopoli e De Santis, è una vicenda che non finirà mai, perchè è stata gestita male e quando hanno avuto la possibilità di chiarirla non l’hanno chiarita. Nel caso di De Santis, tutte le griglie hanno dimostrato che i presunti arbitri della cupola, in realtà fossero molto meno magnanimi con quella società, rispetto agli altri, la media punti è inferiore negli ultimi tre campionati. Mi auguro che ci sia una soluzione quantomeno reversibile, perchè chiaramente non tornano Ibrahimovic, Vieira, Emerson, Cannavaro. Ma sono quasi certo che quegli Scudetti torneranno alla Juve”
FONTE WWW.TUTTOJUVE.COM.