La Juve a Monaco sfiora l’impresa, ma il doppio vantaggio firmato Pogba e Cuadrado, viene annullato prima da Lewandowsky e poi da Meuller, nel primo minuti di recupero. E nei supplementari Thiago Alcantara e Coman completano la rimonta
L’impresa è solo sfiorata, ma la Juve ci è andata davvero vicinissima. Tre minuti per l’esattezza: quelli che il signor Eriksson aveva concesso di recupero e all’inizio dei quali Mueller ha segnato il gol del pareggio che ha tenuto vive le speranze del Bayern, poi concretizzatesi nei supplementari. Non è così bastato il doppio vantaggio firmato Pogba e Cuadrado, né una prova di estrema attenzione. La Juve saluta la Champions e lo fa a testa altissima, giocando una gara completamente diversa da quella della prima ora della gara di andata e non solo per gli uomini, quanto, soprattutto, per l’atteggiamento. I bianconeri schierati con un 4-5-1in cui Morata è l’unica punta, pressano alto, non si fanno schiacciare e comandano il gioco con autorevolezza. E al primo, vero affondo, passano: Khedira lancia in profondità Lichtsteiner, che sembra non poter raggiungere il pallone, ma Alaba e Neur pasticciano e lo svizzero ne approfitta per servire Pogba al limite, che si ritrova con la porta spalancata davanti e deve solo appoggiare in rete.
A questo punto bisogna insistere e non permettere ai tedeschi di prendere campo e iniziare a martellare. Chiaro che una reazione dei bavaresi arriva, ma la Juve sembra contenerla bene e in cinque minuti l’unica azione degna di nota produce un sinistro al volo di Ribery che finisce in curva.
Fa la stessa fine, dalla parte opposta, il tentativo di pallonetto di Morata, imbeccato da Pogba, ma è comunque un segnale importante, perché costringe gli avversari a stare sul chi vive.
Il Bayern ora però fa più possesso e se la Juve abbassa il baricentro, dalle parti di Buffon iniziano a piovere palloni: Douglas Costa di prova dalla distanza e mette a lato, mentre Lewandowsky è in ritardo sul lancio in profondità di Vidal. I tedeschi per poco non combinano un altro pasticcio con Xabi Alonso che a ridosso della propria area si fa intercettare il passaggio da Khedira. Il pallone termina a Morata che è solo davanti a Neuer, ma anche in fuorigioco, almeno secondo il guardialinee.
Ogni volta che i tedeschi avanzano si trovano davanti un muro: la Juve è attentissima, ognuno tiene le proprie consegne, chiude gli spazi, è pronto a raddoppiare e, quando si può, a ripartire. Lo specialista in questo senso è Morata che poco prima della mezz’ora prende palla sulla propria tre quarti campo, semina due avversari, arriva fino al limite e scarica su Cuadrado: dribbling secco del colombiano su Lahm, destro piazzato tra Neuer e il palo ed è 2-0.
Si va avanti come se nulla fosse accaduto e i bianconeri continuano a giocare con una concentrazione monumentale. Chiaro che al Bayern qualcosa si deve pur concedere e al 42′ Mueller riesce ad arrivare al tiro da dentro l’area, ma Buffon respinge e dopo il rinvio di Evra il pallone carambola su Lewandowsky e termina sul fondo.
L’ultima, enorme occasione del primo tempo è però ancora per la Juve: Pogba se ne va sulla sinistra, entra in area e crossa rasoterra per Cuadrado che arriva dalla parte opposta e trova l’opposizione di Neuer. Sulla ribattuta c’è ancora Lichtsteiner, il cui destro sorvola di poco l’incrocio.
Ad inizio ripresa il gioco è più frammentato e nervoso, in otto minuti volano quattro cartellini gialli, ma la manovra si sviluppa come nel primo tempo, con il Bayern che fa girare palla e la Juve aggressiva, che pressa alto e che è subito pronta a ripiegare. Morata con la sua velocità è una spina nel fianco della difesa tedesca e semina ancora il panico per due volte, prima lasciando sul posto Alaba e arrivando al tiro, bloccato da Neuer, poi scattando sull’assist di Pogba e trovando la deviazione di Lahm che salva la porta alzando la traiettoria oltre la traversa.
Al quarto d’ora Guardiola cambia Xabi Alonso con Coman e pochi minuti dopo Allegri manda in campo Sturaro al posto di Khedira. Ora i bianconeri rifiatano, aspettando il Bayern nella propria area, ma l’attenzione è sempre massima. Al 25′ tocca a Mandzukic sostituire un’esausto Morata, autore di una prova straordinaria e tre minuti dopo l’assedio del Bayern trova soddisfazione: Douglas Costa crossa dalla sinistra e Lewandowsky corregge in rete di testa. Ora l’Allianz e una bolgia e c’è ancora tanto, tanto tempo.
Si gioca ad una porta sola, la Juve è barricata e il Bayern continua a buttare palloni in area. Allegri inserisce anche Pereyra al posto di Cuadrado e la Juve prova a resistere, ma quando si alza la lavagna del quarto uomo che segnala tre minuti di recupero, Coman riesce ad arrivare sul fondo dalla destra e a crossare per Mueller, troppo solo e libero di insaccare di testa alle spalle di Buffon e di mandare la partita ai supplementari.
La Juve prova a reagire e dopo due minuti, una combinazione tra Sturaro e Mandzukic mette Lichtsteiner in condizioni di calciare, ma il suo sinistro è debole e Neuer blocca a terra.
È nel secondo supplementare che si decide la gara: Tiago Alcantara, mandato in campo da Guardiola al posto di Ribery, scambia con Lewandowsky al limite e supera Buffon piazzando nell’angolino. La reazione della Juve è scomposta e si espone al contropiede di Coman, che due minuti dopo facendosi tutto il campo, arrivando fino nell’area bianconera e chiudendo definitivamente il discorso qualificazione.
È una delusione fortissima, certo, perché la Juve ha seriamente rischiato di compiere l’impresa ed è arrivata a pochi secondi dal realizzarla. Ma oltre all’amaro in bocca rimane la consapevolezza di aver giocato alla pari contro quella che tutti definiscono la seconda squadra più forte al mondo dopo il Barcellona. E non è davvero poco.
BAYERN MONACO-JUVENTUS 4-2 d.t.s.
RETI: 6′ pt Pogba, Cuadrado 28′ pt, Lewandowsky 28′ st, Mueller 46′ st. T. Alcantara 3′ sts, Coman 5′ sts
BAYERN MONACO
Neuer; Lahm, Kimmich, Benatia (1′ st Bernat), Alaba; Xabi Alonso (15′ st Coman); D. Costa, Mueller, Vidal, Ribery (9′ sts T. Alcantara); Lewandowski
A disposizione: Ulreich, Rafinha, Goetze, Rode
Allenatore: Guardiola
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Evra; Cuadrado (44′ st Pereyra), Khedira (22′ st Sturaro), Hernanes, Pogba, Alex Sandro; Morata (26′ st Mandzukic)
A disposizione: Neto, Rugani, Asamoah, Zaza
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Eriksson (SWE)
ASSISITENTI: Klasenius (SWE), Wärnmark (SWE)
QUARTO UFFICIALE: Culum (SWE)
ARBITRI D’AREA: Johannesson (SWE), Strömbergsson (SWE)
AMMONITI: 29′ pt Khedira, 38′ pt Morata, 42′ pt Kimmich, 3′ st Vidal, 3′ st Lichtsteiner, 6′ st Lewandowsky, 8′ st Bonucci, 26′ st Cuadrado, 13′ pts Pereyra