La stagione di Llorente è iniziata di fatto solo a fine settembre: il 22, prima gara da titolare e gol al Verona. In precedenza aveva giocato solo un minuto, a Genova, contro la Sampdoria. Un lungo tirocinio, “obbligato per chi era reduce da una stagione praticamente da separato in casa a Bilbao”, ha più volte detto Antonio Conte. “E aveva ragione il mister – spiega il 28enne attaccante -. Fra l’altro, non sono ancora al massimo, ho margini importanti. Secondo me, sono al 60% delle mie potenzialità”. Titolare cinque volte nelle ultime sei gare ufficiali, Llorente sta sfruttando alla grande l’occasione concessagli da Conte, complici anche i guai fisici che hanno colpito a turno i vari Vucinic (ancora k.o.), Quagliarella e Giovinco. “È stata dura conquistare la fiducia del mister e adattarmi al duro lavoro che si fa qui. Però, cresco gara dopo gara – continua lo spagnolo -, la squadra comincia a conoscermi bene e a sfruttare le mie caratteristiche migliori, per esempio il gioco aereo. E credo davvero che dopo i due gol al Real e quello al Napoli possano aiutarmi a cambiare definitivamente marcia in questa stagione”. E a inseguire pure una nuova convocazione in Nazionale.