Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Fabio Riva)
“Antonio uno di noi”. “No, tempi sbagliati”
Tifosi spaccati sulle clamorose dimissioni dell’allenatore
TORINO, 16 luglio 2014 - Tra comprensibile smarrimento e pure qualche auto-elogio (perché fra la gente c’è anche chi se lo sarebbe aspettato, prima o poi), il popolo bianconero si pone mille domande. L’addio di Antonio Conte, il Capitano per eccellenza, il condottiero di mille battaglie molto spesso portate a termine con unanime soddisfazione di 14 milioni di cuori bianconeri, è un evento, a suo modo, eccezionale. E quei cori pro-allenatore che risuonavano allo Stadium nelle ultime uscite casalinghe dei campioni d’Italia, ora, fanno un po’ di tristezza. Sanno già di epoca trascorsa, per quanto da mandare a memoria e trasmettere alle future generazioni. Tre scudetti consecutivi, l’ultimo dei quali conquistato con il record di punti (102) – ai quali vanno aggiunte due Supercoppe italiane -, rappresentano soddisfazioni che tutto l’ambiente juventino non potrà dimenticare.
Sommo dispiacere
Il sito di Tuttosport è stato “bersagliato” di commenti subito dopo che la notizia ha iniziato a vorticare nella Rete. «Conte uno di noi, grazie mister» è uno dei tweet, post o frasi disseminate sul web, più gettonato. «E’ il giorno più triste dell’ultimo decennio! Grazie Capitano! Per sempre nella storia bianconera»: ecco la perfetta sintesi del pensiero del popolo juventino. E non manca chi giustifica la decisione del tecnico salentino: «Fa bene Conte ad andar via». E ancora, sull’onda della delusione crescente: «In questi tre anni ci ha regalato grande spettacolo!», «Che tristezza infinita: mi viene da piangere». Pare quasi di vederli in faccia, i sostenitori zebrati intenti a scrivere le loro riflessioni: «Perdiamo il vero artefice di tutte queste vittorie. Non capisco il perché non venirsi incontro tra le parti. Grazie mister». «Senza di te non andremo lontano, Antonio Conte il capitano»: chi batte su questi tasti non dimentica i vent’anni del leccese al servizio della causa juventina. Prima da capitano di mille battaglie e altrettante vittorie, quindi da allenatore che, meglio di chiunque altro, ha saputo vivere l’aventura in bianconero anche da primo tifoso.
Altro che stimoli
Evidententemente l’ondata di delusione montante è pure condizionata dalle contingenze del momento. I tifosi credono poco alla mancanza di stimoli, più al fatto che evidentemente le richieste fatte dall’allenatore sul mercato siano state soddisfatte solo in parte: «Conte ha fatto benissimo. Io parlo da juventino: non si può accettare una presa in giro così. Conte, hai tutta la mia stima: sei il numero 1». Critica, nemmeno troppo velata, alle soluzioni di mercato proposte fino a questo momento dalla dirigenza bianconera.
Ciro sorpreso
Non mancano anche i commenti di ex calciatori e allenatori juventini. Come Ciro Ferrara, undici anni da roccioso rappresentante della retroguardia bianconera, un altro da tecnico. «Sono sorpreso delle dimissioni di Antonio Conte – ha commentato -. Immaginavo che non avrebbe rinnovato al termine di questa stagione. Mancini come sostituto? A quel livello è una delle poche alternative».
Ha fatto male
Tornando ai tifosi che si sono scatenati sul web, di tono del tutto opposto i commenti di coloro che bocciano la decisione di Conte in merito alla tempistica: «Doveva dare le dimissioni alla fine della scorsa stagione, non all’inizio della preparazione». E sulla scorta di pensieri di questo profilo (in molto si chiedono «Perché proprio adesso?»), c’è anche chi antepone il mito del club più titolato d’Italia a qualsiasi altra questione: «Morto un papa, si fa un papa e un cardinale. Chi non ci vuole non ci merita. Forza Juve». «Non poteva accorgersi prima di questa situazione, anziché lasciare la squadra da sola il giorno del ritiro?». E ancora: «E’ stato il modo peggiore per andarsene». Quindi, in modo ancora più duro: «Inutile che tutti piangano Conte, ha solo abbandonato la barca! In campo scende la squadra, non lui, i giocatori e gli allenatori vanno e vengono, la squadra e la maglia rimangono. Forza Juve fino alla fine». C’è chi, poi, non riesce a contenere la propria amarezza contro Conte: «Che vada via! Non ha vinto niente!». Beh, a ben vedere, qualcosina, il tecnico ha in verità portato a casa…
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di Baretti-Milone)
Fonte: GdS (articoli a firma di Mirko Graziano)
Fonte: La Repubblica (articoli a firma di Pinci-Mura)
Fonte: La Repubblica (articoli a firma di Pinci-Mura)
FONTE: vecchiasignora.com