L’allenatore della Juve premiato con la seconda Panchina d’Oro consecutiva per la Serie A davanti a Montella e Mazzarri. «Sono felice, un premio che condivido con squadra e società. Il futuro? La Fiorentina. Tevez? Un campione super professionista»
Antonio Conte vince per il secondo anno consecutivo la Panchina d’oro di Serie A davanti a Vincenzo Montella e Walter Mazzarri. Con la Nazionale c’è il disappunto per la convocazione di Giorgio Chiellini. Così, la prima domanda è scontata. «Cesare Prandelli? Quello che avevo da dire l’ho detto, rimango sulle mie posizioni. Il mio futuro? Va bene così, siamo contenti della panchina d’oro, cerchiamo di concentrarci sulla gara con la Fiorentina. Chi vince dà fastidio? Bah, il mio lavoro è apprezzato dal movimento calcistico. Non è mai facile imporsi due volte, come dice Abete a volte è facile vincere più che farsi notare. Sono contento, sì. Non è semplice ripetersi ma ci sono riuscito: oltre al premio dell’Aic ricevuto un mese fa, ecco questo titolo dato dagli allenatori che mi gratifica ancora di più. Chi ho votato? I voti sono segreti e non si dicono. Dietro c’è molto lavoro, c’è tanta passione, componenti fondamentali per ogni tecnico, così come il sacrificio e il tempo sottratto alla famiglia. Lo dedico a loro, lo condivido con la mia famigli appunto, con la società che mi supporta, con i miei calciatori e i miei collaboratori. Contro il Milan è arrivata una grande vittoria, in un turno dove potevamo rischiare. Invece, abbiamo guadagnato due punti sulla Roma, vincendo alla grande. Ma voglio ribadire che ancora non abbiamo fatto nulla, però il terzo scudetto sarebbe storico. Stiamo facendo cose grandissime, a volte mi sembra non apprezzato il tutto, mi arrabbio poi passa. Il segreto di Tevez? Più l’aria si fa calda più si fa largo. Ha personalità e carisma, nei momenti di difficoltà lui esce fuori, come i campioni. Ne avevamo sentite tante: Carlitos invece è un professionista esemplare, siamo molto contenti di averlo con noi». Conte-nto e sempre in fuga, Antonio condottiero juventino.