«Non c’è una favorita, ma mi auguro che ad alzare il trofeo sia la squadra che più lo avrà meritato sul campo»
«Non c’è una favorita». Per Antonio Conte la sfida di Supercoppa contro la Lazio sarà all’insegna dell’equilibrio. Ciò che conta, per il tecnico bianconero è che ad alzare il trofeo sia la squadra che «più lo avrà meritato sul campo».
E Conte crede fermamente che la squadra in questione possa essere la sua: «Lo scorso anno, sia in campionato che in Coppa Italia, penso che la Juventus meritasse molto di più e abbiamo vinto qui a Roma 2-0. Detto questo, complimenti alla Lazio che ha ottenuto anche due pareggi e una vittoria. Mi fido ciecamente dei miei ragazzi, perché non dimenticherò mai che mi hanno reso un tecnico vincente, conquistando due scudetti nei miei primi due anni alla Juve. Sceglierò la formazione in maniera serena, affidandomi in maniera prepotentemente a chi ha vinto lo scudetto. Llorente? Si sta cercando di creare un caso che mi fa sorridere… Lo conosciamo bene, abbiamo avuto la bravura e la fortuna di prenderlo a parametro zero. E’ arrivato da poco in Italia e viene da una stagione di inattività. E’ come se fosse stato infortunato per un anno ed è normale che trovi delle difficoltà. Sta lavorando tanto, cercando di entrare nella nostra mentalità, di assimilare il nostro sistema di gioco e migliora giorno dopo giorno. Per me questa è la cosa più importante. ».
La sfida con i biancocelesti arriva al termine di una preparazione dura, «ma questo vale anche per la Lazio e non vedo disparità in tal senso», minimizza Conte, per nulla preoccupato dai risultati della tournée americana che tanto scalpore hanno suscitato: «Se il problema è non aver vinto una partita in America, ribatto che c’è sempre una prima volta e magari sarà domani… La vittoria non deve esaltare e la sconfitta non deve deprimere. Siamo uomini di sport e abbiamo l’esperienza per non farci condizionare da questi risultati».
Gli impegni delle Nazionali hanno tolto qualche giorno agli allenamenti del gruppo, ma anche in questo caso la situazione è stata analoga per entrambe le squadre: «Preparare una partita come questa in soli tre giorni non fa fare salti di gioia, ma lo stesso è capitato a Petkovic, quindi partiamo alla pari e non ci sono alibi. Certo, avrei preferito avere sette giorni per prepararla, perché ci giochiamo un trofeo importante e lo sarà a prescindere da chi vincerà. Non vorrei che se capitasse a noi lo si considerasse di ordinaria amministrazione».
Conte ringrazia quindi pubblicamente la Roma, che ha permesso alla Juventus di allenarsi questa mattina nel centro sportivo di Trigoria: «Lancio una proposta: quando vengono a giocare contro il Torino, li potremmo ospitare a Vinovo per ricambiare la cortesia», conclude il tecnico bianconero.