«Il Monaco è una squadra complicata da affrontare, difende molto bene, ha tecnica e giocatori fisici. Credo che giocheremo una grande partita e che riusciremo ad arrivare in semifinale»
«Sarà una partita lunga». Massimiliano Allegri dipinge così la sfida contro il Monaco che vale l’accesso alle semifinali. Una gara «lunga e difficile, nella quale i dettagli potranno fare la differenza».
«La qualificazione è aperta e per raggiungerla dovremo segnare – continua il tecnico – Conosciamo il Monaco e le sue caratteristiche. È una squadra complicata da affrontare, difende molto bene, ha tecnica e giocatori fisici».
La Juve potrà contare su Vidal, che si è regolarmente allenato ed è a disposizione, ma Allegri non regala anticipazioni riguardo agli undici titolari: «Non ho ancora deciso la formazione, ma so che saranno fondamentali i giocatori che verranno in panchina, quindi a seconda di come prevedo possa andare la partita sceglierò la formazione».
La semifinale è a portata di mano e sarebbe un risultato esaltante, «ma va ancora raggiunta – ribadisce il tecnico. Questa squadra può e deve ottenere la qualificazione. Giocare questa partita deve renderci orgogliosi di quanti stanno facendo questi ragazzi. Mi hanno regalato una Dortmund, un’altra a Firenze quando abbiamo centrato la finale di Coppa Italia, speriamo di viverne una altrettanto bella domani. Credo che giocheremo una grande partita e che riusciremo ad arrivare in semifinale».
Buffon: «Orgoglio e responsabilità»
«Se ci qualificassimo sarebbe la dimostrazione del fatto che la Juve è in grande crescita e dimostreremmo di “essere tornati” anche a livello europeo»
Gigi Buffon ha vissuto tante vigilie prestigiose, ma questa della sfida contro il Monaco ha un significato particolare anche per un campione scafato come lui: «È importante per me, per i miei compagni e per tutta la società. Se ci qualificassimo sarebbe la dimostrazione del fatto che la Juve è in grande crescita e dimostreremmo di “essere tornati” anche a livello europeo. Questo è forse l’aspetto più significativo, che aumenta le responsabilità e l’orgoglio di essere qui».
Il Monaco è squadra rocciosa in difesa, ma che a volte trova qualche difficoltà in attacco. Statistiche che non bastano a rassicurare Buffon: «Fino ad oggi la realtà è stata questa, ma per portare in parità la partita di domani non dovrebbero segnare tantissimo, quindi hanno le carte in regola per ribaltare il risultato. Noi però non veniamo certo a fare le vittime sacrificali: sappiamo quanto è forte il Monaco, ma abbiamo anche consapevolezza delle nostre capacità. Finora abbiamo dimostrato di essere affidabili, ma i successi di una squadra dipendono anche dalla bravura della società e dello staff tecnico, da come il mister è stato bravo a entrare in sintonia con noi»..
Grazie al lavoro di tutta la Juve è tornata tra le prime otto d’Europa. E non ha intenzione di fermarsi:
«Siamo partiti con la convinzione di fare un’ottima stagione in Champions, ci bruciava ancora la ferita dello scorso anno. Non volevamo più commettere quegli errori con approcci alle gare sbagliati. Per vincere ci vuole anche fortuna, ma questa, si sa, aiuta gli audaci. È presto per fare voli pindarici, ma sicuramente siamo a buon punto. Vincere la Champions? Spero di riuscirci prima o poi, perché manca nella mia bacheca personale e in quella della Juve da troppo tempo. Quando accadrà non ne ho idea, ma spero il prima possibile».
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