«Il Barcellona ha grande potenza offensiva ma qualche debolezza in difesa: dobbiamo lavorare su quello e giocarci la qualificazione al ritorno»
Autostima, consapevolezza, coraggio, desiderio di andare avanti. Sono questi i concetti chiave per Mister Allegri, che individua la via da seguire per passare il turno in Champions League.
«Il Barcellona ha punti deboli, come tutti»
«Come per tutte le partite che prepariamo, noi dobbiamo focalizzarci ovviamente sul nostro gioco, ma anche sui punti deboli degli avversari – spiega il Mister – E il Barcellona, anche se resta la squadra più forte, perché davanti ha tre giocatori pericolosissimi e ha tanta qualità a centrocampo, ha mostrato qualche problema difensivo».
Quindi, come deve impostare la partita la Juve? «Intanto, convincendosi che è impensabile immaginare due zero a zero. Giochiamo per fare gol, sapendo che possiamo anche prenderlo. Il nostro obiettivo è andarci ovviamente a giocare la qualificazione in Spagna, ma intanto pensiamo a fare la partita domani e a farla bene, stando dentro il match per tutti i 95 minuti».
Un quarto di finale affascinante
«Ci sono due sfide – continua il tecnico – nelle quali si affrontano quattro delle pretendenti principali, insieme all’Atletico, alla vittoria finale, oltre a noi e al Barcellona sono Bayern e Real. Saranno fra andata e ritorno quattro partite bellissime, serate di grande spettacolo: noi la giocheremo con grande serenità, entusiasmo, ed equilibrio in entrambe le fasi».
«I quattro davanti domani giocano»
Qualche anticipazione su chi scenderà in campo domani arriva dalle parole del Mister: «Non vedo perché non dovrebbero giocare i quattro davanti domani, è un quarto di finale. Ci saranno in campo due giocatori della finale di due anni fa, Buffone Bonucci…». C’è bisogno di motivare la squadra per una partita del genere? «No di certo, quando arrivano le sfide di Champions League stanno sempre tutti bene». E poi, su alcuni singoli: «Dybala ha fatto passi da gigante nel suo periodo con noi: ha anche cambiato posizione in campo, e con Neymar si candida a essere uno dei giocatori più bravi del prossimo futuro. Alex Sandro per domani è in dubbio con Asamoah, stanno bene entrambi, anche se il brasiliano ha bisogno di giocare».
Obiettivo: due grandi partite
«La tensione – aggiunge Allegri – non deve essere eccessiva: dobbiamo dimostrare passi in avanti non solo tecnici, ma anche psicologici. Quindi abbiamo grande rispetto per il Barcellona, ma siamo convinti di poter passare: di certo, dovremo giocare due grandi partite, disputare match tosti, coraggiosi, tentando di colpirli dove hanno difficoltà e avendo forte il desiderio di andare avanti. Poi, puoi vincere o perdere, nel calcio: l’importante è esserci».
Buffon: «Giocheremo con coraggio»
«Abbiamo grande rispetto del Barcellona, ma vogliamo mostrare le nostre potenzialità»
È un Buffon con i piedi ben piantati per terra quello che affronta la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Barcellona. Il capitano non si nasconde le difficoltà della gara contro i catalani ed è consapevole che servirà la miglior Juve possibile per superare l’ostacolo. Quasi un messaggio ai compagni: domani non si può sbagliare nulla
«Non ho mai rivisto la finale di Berlino, ma ho dei ricordi nitidi di quella serata. Ricordi che mi fanno essere moderatamente ottimista, perché incontrammo una squadra molto più forte di noi come convinzione e approccio a determinati eventi. Oggi incontriamo una squadra forse sulla carta superiore a noi, ma venivamo da due anni di percorso che ci hanno visto crescere e che ci hanno dato autostima per affrontare questa gara con il piglio giusto. Abbiamo tutti la consapevolezza di avere di fronte la squadra forse più forte che potevamo incontrare, ma il bello della Champions è potersi misurare in questo tipo di sfide»
«Non so quante squadre giochino con tre punte come il Barcellona, ma è evidente che poter giocare con Messi, Suarez e Neymar dà una forza devastante all’attacco. Tutti e tre sono altruisti, hanno un bell’atteggiamento, si aiutano, fanno assist per il compagno e questo fa capire che sarà ancora più dura perché non si gioca contro tre individualità, ma contro un tridente ben amalgamato».
«Ne avrò e anche tanto nervosismo, uno stato d’animo che mi accompagna sempre in queste gare e che spero di avere anche domani, altrimenti sarebbe il momento di smettere, perché è bello vivere queste gare con un po’ di tensione».
«Me ne ero dimenticato… ma anche perché ho avuto la fortuna di incontrarlo poche volte e perché ho sempre avuto davanti difensori che gli hanno sempre reso il lavoro difficile».
«Siamo contenti del fatto che Dani si sia unito a noi, perché il modo con cui si è imposto nella Juve può risultare decisivo per la crescita di molti di noi. Si sta dando con grande altruismo alla causa. Loro sono cambiati pochissimo rispetto a Berlino, noi abbiamo modificato il nostro modo di giocare e vedremo se la distanza si è assottigliata».
«Sarà la partita più importante finora giocata con la Juve e credo ci arrivi nelle condizioni psicofisiche migliori. Quanto ha fatto vedere contro il Chievo dimostra quanto arrivi preparato e quanto tenga a questa sfida. E questo per noi è una grande fortuna».
«Alcune volte ci sono mancate un po’ di esperienza, di consapevolezza e di cinismo per vincere la Champions, ma sono passati gli anni e spero che in questo tempo si sia imparato qualcosa e mi auguro di vederlo in campo domani».
«Sono cosciente di chi incontreremo e questo è già un bel passo in avanti perché non dovrebbe coglierci di sorpresa. Il Barcellona di solito vince o perde per meriti o demeriti suoi, è artefice del proprio destino. Abbiamo grande rispetto, ma vogliamo giocare con coraggio e mettere in mostra le nostre potenzialità».
«Mi ha insegnato che la vita può sempre regalare sorprese, perché era difficile pensare, nonostante l’ammirazione che provo per il Barcellona, che potesse rimontare un 4-0, non solo per il punteggio, ma anche per il valore dell’avversario».
Fonte: Juventus.com
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#JuveBarcellona è già iniziata! di armatabianconera