Dopo aver collezionato una serie inverosimile di dinieghi, Beppe Marotta e’ finalmente riuscito a compiere piccolo miracolo sportivo. A soli dodici milioni, battendo la concorrenza del Milan, e del Real Madrid di Ancelotti, avversario tutt’altro che agevole in chiave mercato, i bianconeri si sono assicurati uno dei goleador piu’ contesi in Europa. L’Apache, cosi’ soprannominato per rispetto di quel “barrio” argentino frequentato in gioventu’, sara’ il nuovo puntero (con il numero 10 sulle spalle) di una squadra piu’ che mai decisa a migliorare la qualita’ della propria rosa. Beppe Marotta e Fabio Paratici tornano da Londra con Carlitos Tevez. Nel vero senso della parola, perché stanno cercando il giocatore per organizzare al più presto le visite mediche. Ormai, infatti, mancano solo quelle. L’accordo fra la Juventus e il City è stato raggiunto e l’agente del giocatore Kia Joorabchian, nei cui uffici si è conclusa la trattativa, aveva da tempo trovato un’intesa con la Juventus. Insomma, da stasera si può considerare Tevez un giocatore della Juventus.
La cifre trapelate nei primi febbrili minuti che sono seguiti alla fine della trattativa dovrebbero essere queste: al City vanno nove milioni di euro più tre di bonus a fine stagione (un bonus che – a quanto pare – non dovrebbe essere troppo difficile da raggiungere). Al giocatore viene fatto firmare un triennale da 5,5 milioni (anche questo con la possibilità di incrementare il jackpot con eventuali successi sportivo) con opzione per il quarto. Il ventinovenne argentino dovrebbe aggregarsi alla squadra di Antonio Conte (che ieri era a Torino ed è passato in sede nel pomeriggio) per il ritiro di Chatillon. Nell’edizione di domani di Tuttosport ulteriori dettagli sulla trattativa.
Con Tevez a disposizione la metamorfosi contiana giungera’ a compimento. Con il defintivo passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 con Llorente prima punta e la coppia formata da Tevez e Vucinic ai lati. Fermo restando che anche in caso di tandem offensivo, e quindi di consolidamento della difesa a tre, la presenza di Carlitos non sarebbe in discussione.
Veloce, dinamico ed assai concreto sotto porta, Tevez rispecchia appieno le esigenze tecniche e tattiche di una squadra capace di produrre una mole spropositata di “lavoro” offensivo a discapito di una scarsa capacita’ realizzativa. Nessun attaccante bianconero ha infatti raggiunto la fatidica doppia cifra in campionato, consentendo a Vidal di diventare il capocannoniere di una delle formazioni piu’ socialiste dell’ultra centenaria storia bianconera.
Spettera’ a Conte bilanciare gli equilibri tattici, cercando di non alterare gli umori di uno spogliatoio finalmente in possesso di una identita’ internazionale. Perche’, con tutto il rispetto possibile, Tevez non pare il sosia di Bendtner. E nemmeno dell’Anelka imbiancato…
FONTE- TUTTOJUVE-TUTTOSPORT