RICHIESTA BIGLIETTI CAMPIONATO SERIE A : JUVENTUS – LAZIO, SCAD. 01/10/2017!

JUVENTUS vs LAZIO

Sabato 14 Ottobre 2017 ore 18:00

I soci delle  Juventus Official Fan Club  Mussomeli interessati all’acquisto dei biglietti, In occasione del match di campionato di Serie A, stagione 2017/18, JUVENTUS vs LAZIO, Sabato 14 Ottobre 2017 ore 18:00, potranno avanzare richiesta di biglietti seguendo le successive procedure indicate. I Soci potranno comunicare la richiesta dei tagliandi entro e non oltre le ore 15:00 di DOMENICA 01 OTTOBRE 2017.

Potranno avanzare richiesta di biglietti soltanto i Soci che hanno completato regolarmente il tesseramento 2017-2018.  Le richieste dei biglietti dovranno essere inviate seguendo l’iter di prenotazione visibile in questo sito nella pagina “Prenotazione Biglietti e seguire alla lettera le istruzioni.

Le richieste inoltrate dopo il termine sopra indicato non potranno essere accolte.

Per ulteriori info visitare  contattarci tramite e-mail juventusclubdocmussomeli@virgilio.it

SETTORI PRENOTABILI: TRIBUNA EST CENTRALE 1° LIV.- TRIBUNA EST CENTRALE 2° LIV. - TRIBUNA EST LATERALE 1° LIV.- TRIBUNA FAMILY – TRIBUNA OVEST LATERALE 1°LIV.- TRIBUNA OVEST LATERALE 2°LIV.- TRIBUNA OVEST 2

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Divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella REGIONE Lazio   non in possesso di Tessera del Tifoso, per gli Under 14 non è necessaria la tdt per l’acquisto di biglietti.

Si ricorda che per MOTIVI TECNICI  la tempistica delle richieste biglietti prevista dal CCJCD, da sempre, anticipa quella prevista dalla Sede per le prelazioni esercitate presso le ricevitorie Listicket.

IMPORTANTE : si avvisa che, se avvolte non è presente sul biglietto il nome ed il cognome del titolare dello stesso, il JOFCC associa ciascun biglietto assegnato (tramite il numero tipografico impresso sullo stesso) a ciascun socio assegnatario e comunica alle autorità UEFA competenti i relativi dati anagrafici. Questo significa che è severamente vietato cedere a terzi (sia a titolo gratuito che, ancor peggio, a titolo oneroso) il biglietto ricevuto in assegnazione da parte del JOFCC. Qualunque cosa dovesse accadere ne risponderà, oltre che il possessore del biglietto anche il titolare dello stesso UFFICIALMENTE REGISTRATO presso il JOFCC.

Grazie per la collaborazione !

Consigliamo i soci del Club di attendere la comunicazione da parte dello Juventus Official Fan Club Center contenente la conferma del o dei biglietti prima di effettuare qualsiasi tipo di prenotazione viaggio sopratutto considerando la limitatissima disponibilità di tagliandi.

Vi informiamo che una volta registrate tutte le richieste pervenute secondo le modalità ed i termini prestabiliti, il JOFCC invierà al Club  la comunicazione contenente l’assegnazione dei biglietti, effettuata tenendo conto dei settori richiesti dai Club compatibilmente alle disponibilità della struttura medesima ed i criteri d’assegnazione previsti dal Regolamento ufficiale 17/18.

Ecco il Pipita! 2-0 all’Olympiacos (VIDEO INTERVISTE E HIGHLIGHTS)

Higuain entra nella ripresa, sblocca il risultato e da il là all’azione del raddoppio di Mandzukic.

Non segna. È in difficoltà. Se parte ancora dalla panchina, diventerà un caso… Gonzalo Higuain in questi giorni ne ha sentite e lette tante di frasi come queste. E evidentemente non si è trovato d’accordo. Ha quindi deciso di rispondere garbatamente, entrando al 15′ della ripresa di una partita tignosa, inchiodata sullo 0-0 e di risolverla, timbrando il primo gol e innescando l’azione del raddoppio. Ed era tutt’altro che semplice, perché con l’Olympiacos rintanato nella propria area, trovare il momento e le idee giuste per colpire stava diventando un’impresa.

BARRICATE GRECHE

A complicare le cose ancor prima del calcio d’inizio arriva lo stop di Pjanic durante il riscaldamento per un risentimento muscolare. Al suo posto Allegri manda in campo il comunque ottimo Bentancur, che affianca Matuidi in mediana e agisce alle spalle delle quattro punte, Cuadrado, Dybala, Douglas Costa e Mandzukic. Che possa essere una gara rognosa da sbloccare si capisce subito, vedendo come l’Olympiacos si rintana dietro la linea della palla, impedendo così ai bianconeri di puntare l’area e costringendoli il più delle volte a una manovra lenta, che si sviluppa orizzontalmente e produce solo uno sterile possesso palla. Si potrebbero sfruttare i calci piazzati, visto che i greci non vanno tanto per il sottile se c’è da entrare duro, ma le due punizioni concesse dal limite dell’area e calciate da Dybala vengono respinte dalla barriera. Proto passa così una prima parte di gara di assoluta tranquillità, come del resto Buffon, che però vede almeno due conclusioni, una di Sebà, l’altra di Figueiras, terminare non lontano dalla sua porta.

LA JUVE ACCELERA

Alla mezz’ora la Juve però si desta dal torpore in cui l’aveva spinta l’ostruzionismo degli avversari e due incornate di Mandzukic e una Sturaro costringono il portiere greco a tre interventi notevoli. La partita si fa più vivace e anche l’Olympiacos prova a colpire, sfruttando il contropiede e trovando Buffon ben piazzato sul diagonale di Odjidja. Negli ultimi secondi del primo tempo però sono i bianconeri ad andare vicinissimi al vantaggio, prima con un sinistro a giro di Dybala respinto da Proto, poi con una deviazione fortuita di Engels, che manda sul palo un cross rasoterra di Douglas Costa.

PIPITA GOL

Al rientro in campo la musica è sempre la stessa: la Juve ha sempre il pallone tra i piedi, ma la maggior parte dei tentativi si infrangono sul muro di maglie rose eretto a sedici metri dalla porta. Rispetto alla prima parte di gara però l’azione dei bianconeri è più continua e si gioca praticamente solo nella tre quarti campo greca. Dybala ora agisce più defilato, mentre Douglas Costa tende ad accentrarsi e fa gridare al gol quando calcia una punizione dai venti metri e colpisce l’esterno della rete. Il brasiliano si sposta sulla corsia di destra dopo un quarto d’ora, quando Allegri richiama Cuadrado, manda in campo Higuain e cambia così l’esito del match. Ci mette nove minuti il Pipita a lasciare il segno: Mandzukic, tornato esterno sinistro, mette in movimento Alex Sandro, il cui cross trova l’argentino a centro area. La prima conclusione è respinta, ma la seconda si infila alle spalle di Proto e fa esplodere lo Stadium.

LA CHIUDE MANDZUKIC

Sarà che i centravanti vivono per il gol, fatto sta che Higuain già  incisivo prima della rete, ora è indemoniato. Corre ovunque, pressa, apre il gioco, cerca ancora una sventola da fuori area rimpallata, quindi veste i panni del rifinitore e libera Dybala davanti a Proto come in occasione del quarto gol nel Derby di sabato scorso. Il tocco della Joya questa volta è appena troppo debole e Engels riesce a rinviare sulla linea. Sulla traiettoria però, ecco Mario Mandzukic. Il croato ha seguito l’azione e quando vede il pallone arrivare si inginocchia per colpire di testa e mettere al sicuro il risultato che manda la Juve al secondo posto del Gruppo D, a pari merito con lo Sporting Lisbona, prossimo avversario dei bianconeri, oggi sconfitto in casa dalla capolista Barcellona.

JUVENTUS-OLYMPIACOS 2-0

RETI: Higuain 24′ st, Mandzukic 35′ st

JUVENTUS
Buffon; Sturaro (36′ st Benatia), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Matuidi; Cuadrado (15′ st Higuain), Dybala, Douglas Costa (39′ st Bernardeschi); Mandzukic
A disposizione: Szczesny, Rugani, Asamoah, Khedira
Allenatore: Allegri

OLYMPIACOS
Proto; Figueras, Engels, Nikolau, Koutris; Romao, Zdjelar (32′ st Fortounis), Odjidja; Pardo (29′ st  Ben Nabaouhane), Emenike (43′ st Marin), Sebà
A disposizione: Choutesiotis, Botia, Tachtsidis, Elabdellaoui
Allenatore: Lemonis

ARBITRO: Stieler (GER)
ASSISTENTI: Pickel (GER), Seidel (GER)
QUARTO UFFICIALE: Gittelmann (GER)
ARBITRI D’AREA: Fritz (GER), Osmers (GER)

Fonte: Juventus.com



Le ultimissime su Juventus Olympiacos (VIDEO) Allegri: «Il nostro girone inizia domani»

Così il tecnico bianconero: «In Champions non si possono sottovalutare le partite»

«Non siamo nella situazione di poter sottovalutare la partita di domani sera». Parla chiaro Massimiliano Allegri, in conferenza stampa pre Olympiacos. E prosegue: «I nostri avversari sono veloci a campo aperto, ma noi abbiamo a disposizione un solo risultato».

E questo risultato è la vittoria: «Domani inizia per davvero il nostro girone, e deve iniziare con un successo».

Quanto alla formazione che scenderà in campo all’Allianz Stadium, il tecnico ha solo, per ora, due certezze: «Pjanic e Matuidi in mezzo. A centrocampo siamo coperti, abbiamo anche Bentancur che può entrare a partita in corso, facendo anche bene come ha dimostrato finora, e poi c’è Khedira che però ha fatto solo 2 allenamenti e non è ancora pronto».

In difesa: o ci sarà Sturaro terzino, con Barzagli centrale, oppure se al centro giocherà Benatia, Andrea sarà posizionato laterale». Infine, in attacco: «Non so chi giocherà davanti, devo ancora decidere domani. Di certo, lo ripeto per l’ennesima volta, Higuain non è un problema, lo sarebbe se non giocasse con noi».

fonte: Juventus.com

Torino è bianconera. 4 a 0 e derby alla Juventus! (VIDEO INTERVISTE E HIGHLIGHTS)

La Juve cala il Poker con la doppietta di Dybala e le reti di Pjanic e Alex Sandro, facendo sua una gara mai in discussione

Definire il 145° Derby della Mole come una partita a senso unico sembra quasi riduttivo, perché la Juve strapazza letteralmente il Toro dando prova di una superiorità nettissima. Certo, l’espulsione di Baselli, più che corretta, dopo appena 24′ minuti, ha ulteriormente agevolato il percorso dei bianconeri, che a quel punto della gara però non solo erano già in vantaggio con Dybala, ma avevano già preso in mano il gioco senza che i granata riuscissero ad abbozzare anche solo una reazione. E le successive reti di Pjanic, Alex Sandro e ancora della Joya, non fanno che certificare l’assoluto dominio della squadra di Allegri.

LA ZAMPATA DI DYBALA

Il tecnico, anche lui da dieci in pagella, sceglie di tenere in panchina Higuain e schierare Mandzukic al centro dell’attacco, in cui Douglas Costa e Cuadrado sono gli esterni e Dybala il rifinitore. La prima grossa occasione è per Cuadrado: Dybala lo libera con un tunnel ad Ansaldi e il colombiano, dopo un dribbling in area, calcia d’esterno alzando troppo la mira. Ljajic risponde con un destro dal limite che sorvola l’incrocio, ma è solo la Juve a fare la gara. I bianconeri riescono a occupare il campo per tutta la sua larghezza, sfruttando le fasce con la spinta di Alex Sandro e Lichtsteiner, i cui traversoni però trovano spesso l’area intasata. Allargare il gioco ha comunque il pregio di costringere i granata a lasciare spazi in mezzo, nei quali gente come Pjanic e Dybala sa essere letale. Ed è proprio da loro due che al 16′ nasce il vantaggio: il bosniaco ruba palla sulla tre quarti e lascia avanza la Joya, che arriva fino al limite e quando sembra aver perso l’equilibrio, trova invece la coordinazione per infilare il suo nono gol in campionato con un sinistro rasoterra nell’angolino

LA PENNELLATA DI PJANIC

A complicare ancora di più la vita al Toro ci pensa Baselli che, dopo essere già stato ammonito, al 24′ travolge letteralmente Pjanic, meritando il secondo giallo e lasciando i compagni in dieci. E se la Juve già prima era padrona del campo, ora è protagonista di un dominio assoluto. Non concretizzarlo sarebbe un delitto, eppure i minuti scorrono senza che riesca ad arrivare la deviazione o il tiro decisivo. Al 40′ però, l’ennesimo traversone dalla sinistra di Alex Sandro, complice l’intelligente velo di Mandzukic, trova Cuadrado dalla parte opposta. Il colombiano controlla, alza la testa e appoggia al limite per Pjanic, che piazza il destro dove Sirigu non può arrivare.

L’INCORNATA DI ALEX SANDRO

Quando le squadre tornano in campo dopo l’intervallo Alex Sandro subito prova ad arrotondare ulteriormente il punteggio con una sventola dai sedici metri, ma non centra la porta per un soffio. Poco male: l’esterno brasiliano si rifà con gli interessi al 12′, quando stacca con perfetta scelta di tempo sul primo palo, per incornare e spedire il rete il cross dalla bandierina di Pjanic. Con il risultato ormai in cassaforte Allegri regala mezz’ora di riposo a Cuadrado e manda in campo Bernardeschi, che si mette subito in mostra con un sinistro da fuori area respinto da Sirigu. Il portiere granata riesce a salvare anche sul colpo di testa ravvicinato di Benatia e sulla punizione di Dybala, mentre ha bisogno dell’aiuto dei compagni per non capitolare sulla serie di carambole in area che, al 23′, portano i bianconeri vicinissimi al quarto gol.

IL POKER DI PAULO

Ormai il Toro non c’è più, la gara diventa un tiro al bersaglio e anche Mandzukic sfiora il poker per due volte, prima deviando al volo il cross di Alex Sandro, poi provandoci dalla distanza e trovando in entrambi i casi il riflesso di Sirigu, senz’altro il migliore dei suoi. Il portiere granata respinge da campione anche il sinistro di Douglas Costa da due passi, ma quando è appena iniziato il recupero deve arrendersi ancora a Dybala, che dialoga con Higuain, in campo al posto di Mandzukic, e piazza l’ennesima doppietta di questo suo straordinario avvio di campionato con un tocco morbido da pochi metri, che altro non è che un magnifico sigillo sul trionfo bianconero.

JUVENTUS-TORINO 4-0

RETI: 16′ pt Dybala, 40′ pt Pjanic, 12′ st Alex Sandro, 46′ st Dybala

JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Matuidi (27′ st Bentancur); Cuadrado (17′ st Bernardeschi), Dybala, Douglas Costa; Mandzukic (35′ st Higuain)
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Barzagli, Rugani, Asamoah, Sturaro
Allenatore: Allegri

TORINO
Sirigu; Ansaldi,  Lyanco, N’Koulou, De Silvestri; Rincon (30′ st Gustafson), Baselli; Iago Falque (30′ st Acquah), Ljajic, Niang (25′ st Boyé); Belotti
A disposizione: Ichazo, Milinkovic-Savic, Burdisso, Moretti, Molinaro, Valdifiori, Edera, Berenguer, Sadiq
Allenatore: Mihajlovic

ARBITRO: Giacomelli
ASSISTENTI: Meli, Vuoto

QUARTO UFFICIALE: Damato
VAR: Mazzoleni, La Penna

AMMONITI: 10′ pt Baselli, 24′ pt Baselli, 39′ pt Ljajic, 46′ pt Benatia, 38′ st Acquah
ESPULSI: 24′ pt Baselli

Fonte: Juventus.com



Ci pensa Mario! (VIDEO INTERVISTE E HIGHLIGHTS)

Il gol di Mandzukic in avvio di ripresa consegna i tre punti ai bianconeri contro la Fiorentina, al termine di una partita combattuta e poco spettacolare

Una partita non bella, complicata dalla capacità della Fiorentina di chiudersi, spezzare le trame di gioco dei bianconeri e ripartire; ma è proprio vincendo gare simili che si costruiscono stagioni importanti. E quando il gioco si fa duro e non si può usare il fioretto, si deve poter contare sui giocatori di lotta: non è un caso che sia Mario Mandzukic a risolvere il match, con una provvidenziale incornata in avvio di ripresa. E non è un caso che proprio il croato, insieme a Bentancur, risulti essere uno dei migliori in campo.

PRESSING BIANCONERO, MURO VIOLA

La presenza dell’uruguaiano in regia, Szczesny in porta al posto di Buffon e Sturaro terzino sono le novità più consistenti proposte da Allegri contro una Fiorentina tignosa, galvanizzata dagli ultimi due successi contro Bologna e Verona. I bianconeri partono con il piglio giusto e la punizione di Dybala che colpisce l’esterno della rete fa gridare al gol dopo neanche dieci minuti, ma l’illusione che la partita possa subito mettersi in discesa svanisce presto: gli ospiti prendono le misure e, accorciando le distanze tra le linee, riescono a limitare il palleggio degli uomini di Allegri che quando si affacciano sulla tre quarti trovano un muro di maglie viola a respingerli. Ne viene così fuori un primo tempo tutt’altro che vivace, durante il quale le note più liete sono la personalità di Bentancur e lo spirito di sacrificio di Asamoah.

IRROMPE MANDZUKIC

Il grido rimasto in gola per 45 minuti esplode in avvio di ripresa. La Juve parte più convinta e al 7′ Cuadrado pennella dalla destra a centro area: il pallone supera Higuain che prova a intervenire e forse riesce a prolungare la traiettoria del traversone quel tanto che basta per raggiungere Mandzukic che, in tuffo, di testa, mette alle spalle di Sportiello. La Juve ora ha un altro ritmo e ancora Cuadrado, questa volta dal fondo, mette in mezzo un pallone velenoso, che attraversa tutto lo specchio della porta senza che ci siano compagni pronti a deviare. Anche i viola però accelerano e Veretout arriva al tiro dal vertice sinistro dell’area, mettendo a lato di poco.

RIGORE, ANZI VAR

È tutta un’altra gara, decisamente più vivace e combattuta nella quale, ancora una volta, entra in scena il VAR: al 20′ Matudi viene atterrato mentre entra in area da Badelj. Doveri prima indica il dischetto, poi consulta il monitor e concede solo calcio di punizione, sventolando il secondo giallo di fronte al centrocampista croato, che torna così in anticipo negli spogliatoi. Con un uomo in meno la Fiorentina torna a chiudersi, mentre i bianconeri cercano di chiudere i conti con il solito Cuadrado, che per due volte prova la conclusione dalla distanza trovando in entrambi i casi la risposta di Sportiello. Allegri opera il primo cambio alla mezz’ora inserendo Pjanic al posto di Dybala, mentre a una decina di minuti dal termine arriva anche il momento dell’ex Bernardeschi, in campo al posto di Cuadrado. Poco prima, proprio dai piedi del colombiano era partito l’ennesimo cross, ancora per Mandzukic che il croato era riuscito a deviare creando qualche problema a Sportiello. Era stata quella l’ultima azione degna di nota dei bianconeri, che nel finale rischiano la beffa quando Gil Dias riesce ad arrivare in area e a calciare da buona posizione. Il provvidenziale recupero di Rugani salva il risultato, i tre punti e la testa della classifica, ora divisa solo con il Napoli, vittorioso a Roma contro la Lazio.

JUVENTUS-FIORENTINA 1-0

RETI: 7′ st Mandzukic

JUVENTUS
Szczesny; Sturaro (47′ st Lichtsteiner), Barzagli, Benatia, Asamoah; Bentancur, Matuidi; Cuadrado (37′ st Bernardeschi), Dybala (30′ st Pjanic), Mandzukic; Higuain
A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Howedes, Chiellini, Rugani, Alex Sandro, Douglas Costa
Allenatore: Allegri

FIORENTINA
Sportiello; Laurini (6′ st Gaspar), Pezzella, Astori, Biraghi; Veretout, Badelj; Thereau, Benassi (16′ st Gil Dias), Chiesa; Simeone
A disposizione: Dragowski, Cerofolini, Milenkovic, Vitor Hugo, Cristoforo, Maxi Olivera, Sanchez, Saponara, Eysseric, Babacar
Allenatore: Pioli

ARBITRO: Doveri
ASSISTENTI: Alassio, Peretti
QUARTO UFFICIALE: La Penna
VAR: Orsato, Forneau

AMMONITI: 23′ pt Barzagli, 37′ pt Laurini, 5′ st Badelj, 19′ st Astori, 21′ st Badelj
ESPULSI: 21′ st Badelj

Fonte: Juventus.com



Le ultimissime su Juventus Fiorentina (VIDEO) Allegri: «Solidità, lettura delle fasi partita e bel gioco»

Queste le chiavi, secondo il tecnico in conferenza stampa a Vinovo, non solo della partita di domani, ma di questo inizio di stagione

Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, poco prima dell’allenamento di rifinitura di questo pomeriggio al JTC di Vinovo ha introdotto i principali temi della partita di domani sera contro la Fiorentina.

«IL CAMPIONATO SI VINCE A QUOTA 90»

Relativamente alle tematiche di classifica, Allegri ha spiegato che «E’ normale che adesso si viaggi tutti insieme, le prime differenze arriveranno dopo una decina di giornate. Quello che è certo è che il campionato si vincerà attorno a quota 90 punti: non so se saranno determinanti gli scontri diretti, dal momento che lo scorso anno hanno seguito un andamento molto strano, solo due sono stati pareggiati. Di certo vincere contro le medio-piccole sarà importante»

ATTENZIONE ALLA FIORENTINA

«Giocheranno senza pressioni, stanno attraversando una fase di cambiamento, cui stanno reagendo con giocatori giovani di grande talento, come per esempio Chiesa. Dovremo avere un approccio rispettoso, giocando bene con solidità soprattutto difensiva per vincere».

LEGGERE LE FASI DELLA PARTITA

Allegri torna su un tema che gli è molto caro in questo inizio di stagione: la lettura della partita. «Anche col Sassuolo – spiega – Abbiamo avuto un momento in cui abbiamo lasciato il campo agli avversari. Semplicemente non ci hanno puniti come ha fatto il Barcellona. Non bisogna uscire dalla partita: sono convinto che la nostra stagione passi da questo concetto, e non sono preoccupato per la difesa, se penso che abbiamo preso un gol in meno dello scorso anno in campionato, e che due, quelli di Genova, sono stati abbastanza fortuiti; ripeto, la concentrazione va sulla gestione e la lettura dei momentidel match».

IN PORTA SZCZESNY

«Wojciech è uno dei più forti portieri al mondo, merita di giocare in una delle sei o sette squadre più forti, e infatti è alla Juventus. Domani gioca, per noi avere nel ruolo lui e Buffon è davvero molto importante, Szczesny sarà l’erede di Gigi».

CHI GIOCHERA’ DALL’INIZIO?

«Non lo posso ancora dire con certezza, devo vedere oggi l’allenamento. Ho molte scelte, l’importante è non far giocare sempre gli stessi per non spremerli già in questa fase della stagione, e poi è fondamentale che il gruppo non abbia ripercussioni dai cambi. Potrebbe esserci Costa dall’inizio, che sta capendo gradualmente i meccanismi e il modo di giocare in Italia. Bernardeschi? Valuterò, sarà molto utile in queste due partite ravvicinate, è cresciuto molto e lo ho visto bene in fase di possesso e soprattutto senza palla. La crescita deve essere graduale, alla Juve ogni palla ha un peso superiore che altrove».

E poi, sul ruolo di terzino: «Mi spiace per De Sciglio che stava trovando la sua dimensione e deve star fermo, al contempo sono curioso di vedere l’impatto di Howedes, con cui possiamo giocare anche a 3 dietro. Domani sarà a disposizione, ma non so se dall’inizio, avendo anche Sturaro e Lichtsteiner nel ruolo. Chiellini potrebbe riposare, Khedira sta facendo progressi nel percorso di rientro».

Infine, sul centrocampo: «Matuidi non mi stupisce, ha sempre giocato con tutti i suoi allenatori, un motivo ci sarà; è un giocatore di livello internazionale. Pjanic sta vivendo un ottimo momento, mentalmente è cresciuto tanto, gioca molti più palloni facili ed è fondamentale in fase di recupero. Le sue qualità non le scopriamo certo oggi, aveva solo bisogno di maturare».

Fonte: Juventus.com

RICHIESTA BIGLIETTI CHAMPIONS LEAGUE: JUVENTUS vs SPORTING L. – SCAD. 24/09/2017

Juventus vs Sporting Lisbona

Mercoledì 18 Ottobre 2017 ore 20:45

 I Soci interessati all’acquisto dei biglietti per assistere alla partita Juventus vs Sporting Lisbona, in programma Mercoledì 18 Ottobre 2017 ore 20:45  potranno avanzare richiesta di biglietti seguendo le successive procedure indicate. I Soci potranno comunicare la richiesta dei tagliandi  entro e non oltre le ore 12:00 di DOMENICA 24 SETTEMBRE 2017.

Potranno avanzare richiesta di biglietti soltanto i Soci completamente in regola con il tesseramento 2017-2018.  Le richieste dei biglietti dovranno essere inviate seguendo l’iter di prenotazione visibile in questo sito nella pagina “Prenotazione Biglietti e seguire alla lettera le istruzioni.

Le richieste inoltrate dopo il termine sopra indicato non potranno essere accolte.

Per ulteriori info visitare  contattarci tramite e-mail juventusclubdocmussomeli@virgilio.it

  • L’ASSEGNAZIONE FINALE DEI TAGLIANDI VERRA’ ESEGUITA SECONDO I METODI ILLUSTRATI NEL REGOLAMENTO INTERNO.
  • Tutti i biglietti saranno nominativi, non sarà possibile richiedere cambi nominativi.
  • SETTORI PRENOTABILI: TRIBUNA EST CENTRALE 1° LIV.- TRIBUNA EST CENTRALE 2° LIV. - TRIBUNA EST LATERALE 1° LIV.- TRIBUNA FAMILY – TRIBUNA OVEST LATERALE 1°LIV.- TRIBUNA OVEST LATERALE 2°LIV.- TRIBUNA OVEST 2

Suggeriamo a tutti i soci interessati all’acquisto di biglietti di attendere la comunicazione di conferma del Juventus Official Fan Club Center  prima di effettuare qualsiasi tipo di prenotazione del viaggio.

Si ricorda che per MOTIVI TECNICI  la tempistica delle richieste biglietti prevista dal CCJCD, da sempre, anticipa quella prevista dalla Sede per le prelazioni esercitate presso le ricevitorie Listicket.

IMPORTANTE : si avvisa che, pur non essendo presente sul biglietto il nome ed il cognome del titolare dello stesso, il CCJCD associa ciascun biglietto assegnato (tramite il numero tipografico impresso sullo stesso) a ciascun socio assegnatario e comunica alle autorità UEFA competenti i relativi dati anagrafici. Questo significa che è severamente vietato cedere a terzi (sia a titolo gratuito che, ancor peggio, a titolo oneroso) il biglietto ricevuto in assegnazione da parte dello Juventus Official Fan Club Center. Qualunque cosa dovesse accadere ne risponderà, oltre che il possessore del biglietto anche il titolare dello stesso UFFICIALMENTE REGISTRATO presso lo Juventus Official Fan Club Center.

Consigliamo i soci del Club di attendere la comunicazione da parte dello Juventus Official Fan Club Center contenente la conferma del o dei biglietti prima di effettuare qualsiasi tipo di prenotazione viaggio sopratutto considerando la limitatissima disponibilità di tagliandi.

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Benvenuti al Dybala Show (VIDEO INTERVISTE E HIGHLIGHTS)

La Joya incanta il Mapei Stadium con una tripletta e stende il Sassuolo con la sua seconda tripletta stagionale. Il modo migliore per festeggiare le 100 presenze con la Juve

Un mostro. Semplicemente un mostro. Paulo Dybala divora il Sassuolo con un’altra prestazione superlativa e, dopo il pallone della gara di Genova, si porta a casa anche quello della sfida del Mapei Stadium, meritatissimo premio per la sua seconda tripletta stagionale. Con la sua classe la Joya domina una partita in effetti mai in discussione, se non quando gli emiliani, dopo la seconda perla dell’argentino, riescono subito ad accorciare le distanze. Il gol di Politano però evidentemente indispettisce Paulo, che decide allora di ribadire, a modo suo, che oggi proprio non è neanche il caso di provarci.

100 PRESENZE, 50 “JOYE”

Il Dybala Show inizia dopo un quarto d’ora, ma già dai primi minuti si intuisce che la domenica bianconera sarà lieta. Cuadrado viene cercato spesso, perché con la sua velocità può creare qualche problema a Peluso e non è un caso che proprio da una combinazione tra il colombiano e Alex Sandro, nasca il tiro di Pjanic, che costringe Consigli a spiccare il volo per riuscire a respingere. Il portiere neroverde ha il suo da fare anche poco dopo per ribattere il tentativo di Higuain, che devia al volo il traversone di Alex Sandro, mentre il Sassuolo si fa vedere con il destro di Sensi, potente, ma impreciso. La partita è piacevole e anche se i ritmi non sono elevati, appena la Juve accelera dà la sensazione di poter colpire. E infatti al 15′, lo scatto di Mandzukic sulla sinistra e il suo rasoterra verso il centro trova Dybala libero di colpire al limite dell’area: la Joya non ci pensa un attimo e di prima intenzione angola il sinistro, lasciando Consigli pietrificato e festeggiando la sua centesima presenza in bianconero, con il cinquantesimo centro.

ANCORA DYBALA

Il Sassuolo cerca di scuotersi, ma non riesce a produrre altro che che un sinistro dal limite di Politano, bloccato facilmente da Buffon. Appena prima, Higuain aveva avuto la palla buona per raddoppiare, ma il suo destro in corsa, maturato dalla sventagliata di Dybala per Cuadrado e dall’assist del colombiano, era terminato sopra la traversa. Il primo tempo non offre molto di più, semplicemente conferma la supremazia della Juve che va al riposo forte di un gol di vantaggio. In compenso, quando si torna in campo, Dybala offre un’altra perla: al 4′ riceve da Cuadrado al limite, cerca di liberarsi per colpire di sinistro, ma vedendosi chiuso, sorprende tutti calciando di punta e infilando Consigli sul primo palo.

SEMPRE DYBALA

Questa volta però la reazione del Sassuolo non si fa attendere e dopo appena due minuti Politano accorcia le distanze, spedendo in rete un pallone che, dopo i tentativi di Adjapong, e Falcinelli, continua a danzare a un metro dalla linea di porta, senza che la difesa bianconera riesca a liberare. Gli emiliani a questo punto riacquistano fiducia, ma a smorzarla ci pensa ancora Dybala, siglando la sua decima rete da quando indossa la maglia numero 10, omaggio ai patiti di statistiche: la Joya prima conquista una punizione dal limite, poi la piazza nell’angolino, scavalcando la barriera e chiudendo la partita che, a questo punto ha ben poco da dire, anche se i bianconeri costruiscono ancora qualche occasione, come il tiro di Cuadrado respinto sulla linea, mentre il Sassuolo dimostra carattere, lottando con orgoglio fino all’ultimo. E al 39′, tutti in piedi: Paulo lascia il posto a Bernardeschi e si prede la standing ovation del Mapei Stadium. Il modo migliore per chiudere la sua domenica perfetta.

SASSUOLO-JUVENTUS 1-3

RETI: 16′ pt, 4′ st, 18′ st Dybala, 6′ st Politano

SASSUOLO
Consigli; Letschert, Cannavaro, Acerbi; Lirola, Mazzitelli (13′ st Duncan), Magnanelli (33′ st Matri), Sensi, Adjapong; Politano (19′ st Ragusa), Falcinelli
A disposizione: Pegolo, Peluso, Goldaniga, Rogerio, Gazzola, Biondini, Cassata, Missiroli, Scamacca
Allenatore: Bucchi

JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner (27′ st Barzagli), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Matuidi; Cuadrado, Dybala (39′ st Bernardeschi), Mandzukic; Higuain (33′ st Douglas Costa)
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Benatia, Barzagli, Sturaro, Bentancur
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Massa
ASSISTENTI: Tasso, Fiorito
QUARTO UFFICIALE: Sacchi
VAR: Maresca, Aureliano

AMMONITI: 31′ pt Alex Sandro, 11′ st Adjapong, 41′ st Bernardeschi

Fonte Juventus.com



Al Camp Nou decide Messi (VIDEO INTERVISTE E HIGHLIGHTS)

L’argentino segna una doppietta e mette lo zampino anche nella rete di Rakitic. La Juve, dopo un ottimo primo tempo, deve incassare la sconfitta alla prima di Champions

Un primo tempo passato a sonnecchiare, tranne l’ultimo minuto in cui sblocca la sfida, poi la trasformazione in extraterrestre e altre due giocate che chiudono i conti: è Leo Messi la star assoluta della serata del Camp Nou e la Juve, pur protagonista di un’ottima prima parte di gara, deve incassare una sconfitta nella gara d’esordio in Champions, maturata però con un passivo forse esagerato, giustificato solo dalla classe della “Pulce”.

JUVE, BUONA PARTENZA

E dire che, nonostante le tante assenze, è la squadra di Allegri a iniziare meglio, con il 4-3-3 in cui figurano quattro nuovi acquisti: De Sciglio, Matuidi, Bentancur e Douglas Costa. I bianconeri sono attentissimi nel bloccare le linee di passaggio del Barcellona, che all’inizio palleggia a lungo senza trovare sbocchi e, soprattutto, senza riuscire a servire Messi, ovviamente “osservato speciale”. La manovra della Juve è più rapida e in una decina di minuti porta al tiro De Sciglio, Dybala e Pjanic, con Ter Stegen costretto ogni volta a sporcarsi la divisa. Buffon invece fino al 20′ può limitarsi ad un’uscita con i piedi dalla propria area per anticipare Demebelé, ma quando Suarez raccoglie un pallone vagante al limite e prova piazzare il destro, deve esibirsi in un colpo di reni da applausi, per alzare la traiettoria sopra la traversa.

SOTTO ALLO SCADERE

La Juve crea i pericoli maggiori quando riesce a recuperare palla a metà campo e a verticalizzare immediatamente, sfruttando l’intesa tra Dybala e Higuain o la velocità di Douglas Costa, mentre il Barça è paziente e manovra più per linee orizzontali, cercando un varco che i bianconeri non concedono. L’occasione migliore per i blaugrana arriva in effetti da un passaggio poco prudente di De Sciglio che serve involontariamente Dembelé, chiuso in angolo da Alex Sandro. Poco dopo l’ex milanista, già claudicante dopo un contrasto, è costretto a lasciare il campo a Sturaro che va a piazzarsi sulla linea dei difensori come esterno di destra. Il primo tempo sembra ormai indirizzato a terminare a reti bianche, ma proprio allo scadere ecco Messi,  il grande assente della sfida fino a quando non decide di accelerare da metà campo, scambiare al limite dell’area con Suarez e piazzare il diagonale rasoterra nell’angolino alla sinistra di Buffon.

RAKITIC RADDOPPIA

Andare al riposo sotto di un gol suona come un’ingiustizia, alla quale la Juve prova a ribellarsi non appena rientrata in campo con Dybala, che ha il pallone buono sul sinistro, ma spara alto. Spara invece sul palo Messi, dalla parte opposta  e questa volta i bianconeri sono fortunati perché il pallone, dopo il legno colpisce la schiena di Buffon e, con la porta sguarnita, carambola a lato. Il Barça ora alza il ritmo, forte del fatto che il proprio fuoriclasse, dopo il gol sembri trasformato. C’è ancora il suo zampino nel raddoppio blaugrana: Messi entra in area dalla destra e mette in mezzo un pallone insidiosissimo che Bentancur rinvia sui piedi di Rakitic che, con la porta sguarnita di fronte, non può fallire.

MESSI INCONTENIBILE

Allegri vede che i suoi ora fanno fatica a ripartire, quindi richiama Bentancur e inserisce Bernardeschi che cerca subito l’incrocio con un sinistro dal limite, ma mette a lato. Contro il Messi di questa sera però c’è poco da fare: al 25′ l’argentino punta ancora l’area, si accentra e infila ancora nell’angolino il rasoterra dal limite. Pjanic e Benatia, uno con un sinistro da fuori, l’altro con un colpo di testa respinto sulla linea da Piquet, provano a rendere meno amaro il passivo, ma per i bianconeri evidentemente non è serata. Una sconfitta al Camp Nou del resto ci può stare ed essendo solo la prima gara del girone la Juve avrà tutto il tempo per rimediare e magari di “vendicarsi” al ritorno. Servirà però l’approccio dei primi 45 minuti, un po’ più di fortuna… e un po’ meno Messi…

BARCELONA-JUVENTUS 3-0

RETI: 45′ pt Messi, 11′ st Rakitic, 24′ st Messi

BARCELLONA

Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Rakitic (32′st Paulinho), Busquest, Iniesta (38′ st André Gomes); Messi, Suarez, Dembelé (26′ st Sergi Roberto)
A disposizione: Cilessen, Mascherano, Denis Suarez, Deulofeu
Allenatore: Valverde

JUVENTUS
Buffon; De Sciglio (41′ st Sturaro), Barzagli, Benatia, Alex Sandro; Bentancur (18′ st Bernardeschi), Pjanic, Matuidi; Dybala, Higuain (41′ st Caligara), Douglas Costa
A disposizione: Szczesny, Rugani, Asamoah, Merio
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Skomina (SVN)
ASSISITENTI: Praprotnik (SVN), Vukan (SVN)
QUARTO UFFICIALE: Klančnik (SVN)

ARBITRI D’AREA: Jug, Vinčić (SVN)

AMMONITI: 25′ pt Bentancur, 36′ pt Semedo, 10′ st Messi, 16′ st Barzagli, 30′ st Pjanic, 43′ st Caligara

Fonte: Juventus.com

Le ultimissime su Barcellona Juventus (VIDEO) Dybala: «Giocheremo per vincere»

Così il tecnico alla vigilia della sfida contro il Barcellona: «Abbiamo acquisito la consapevolezza necessaria per giocare questo tipo di partite»

Una storia infinita. È quella tra Massimiliano Allegri e il Barcellona, che si troveranno di fronte per la dodicesima volta in carriera. Il bilancio delle sfide finora è a favore dei blaugrana, ma le ultime due hanno decisamente invertito la tendenza, con quel 3-0 dello scorso 11 aprile a Torino e il successivo 0-0 al Camp Nou che valsero al tecnico e ai bianconeri l’accesso alle semifinali di Champions. Allegri, alla vigilia della sfida, per prima cosa ricorda le vittime dell’alluvione di Livorno,il mio pensiero oggi va alla mia città e ai familiari delle vittime», quindi si concentra sulla nuova avventura europea, in cui la Juve deve ripartire conscia delle proprie possibilità: «Abbiamo acquisito la consapevolezza necessaria per giocare questo tipo di partite. Domani è la prima gara di Champions dopo la cavalcata dello scorso anno e la delusione della finale persa. Dobbiamo ripartire con entusiasmo, voglia e l’obiettivo di passare il turno».

Dal passaggio del turno dello scorso anno, alla finale di Berlino di tre stagioni fa. Rispetto a quella gara il Barça è cambiato poco, mentre la Juve è stata quasi del tutto rivoluzionata: «In effetti è strano vedere il Barcellona con tre giocatori nuovi. Ha perso Neymar e l’ha sostituito con un giovane come Dembelé, ma ancora oggi insieme al Real è una delle due squadre più forti al mondo. La Juventus ha cambiato molto e ha cambiato bene e e questo la dice lunga sull’ottimo lavoro svolto dalla società. Entrambi i club si sono mossi molto bene».

Lasciando da parte i precedenti e venendo alla sfida di domani, Allegri dovrà rinunciare a Mandzukic e l’assenza del croato potrebbe portare un cambio di modulo: «Mario non è un esterno di ruolo ma ci appoggiamo molto su di lui sui pallone alti e sui calci piazzati. Devo ancora decidere che sistema utilizzare, dipenderà dalle caratteristiche dei giocatori che manderò in campo. Serviranno , specie quando ci verranno a pressare, cosa che fanno molto bene. Sappiamo che giocare tre partite di fila contro il Barcellona, considerano le due dell’anno scorso, senza subire reti è molto difficile, anche se la Juve potrebbe riuscirci. Domani però non si devono fare calcoli, perché se anche un punto ottenuto qui potrebbe darci qualche chance in più di vincere il girone, l’importante è passare il turno».

«Affrontare il Barça è sempre difficile, ma avremo le nostre possibilità e dovremo approfittarne»

Sette gol nelle prime quattro partite ufficiali e, se non bastassero, ad accompagnarli ci sono prestazioni da trascinatore, ancor prima che da fuoriclasse. Con un inizio di stagione del genere, anche i riflettori del Camp Nou non possono che puntare su Paulo Dybala. Oltretutto a Barcellona se lo ricordano fin troppo bene, specie per la gara di andata dei quarti di finale della scorsa Champions: a Torino la Joya infilò due volte ter Stegen nel giro di quindici minuti, tra il 7′ e il 22′ del primo tempo, mettendo una consistente ipoteca sulla qualificazione ottenuta poi dalla Juventus. Ora però è un’altra storia e Paulo per primo lo sottolinea, presentandosi alla conferenza stampa di vigilia della sfida contro i blaugrana che, martedì sera, inaugurerà la fase a gironi dei bianconeri.

«Ora magari tutti si aspettano che ripeta una prestazione come quella dello scorso anno, ma sarà dura, perché affrontare il Barça è sempre difficile, specie in uno stadio come questo. Ovviamente noi però scendiamo sempre in campo per vincere e lo faremo anche domani. Ha perso un giocatore importante come Neymar, ma lo ha sostituito con altri altrettanto forti e poi… è sempre il Barcellona…. Lo rispettiamo molto, con o senza Neymar, per la sua storia, il suo nome, la sua fama».

«Credo che i blaugrana si stiano difendendo bene – continua Paulo – visto che dall’inizio del campionato non hanno preso nessun gol in questo stadio e quindi noi dovremo sfruttare il possesso palla e cercare di difenderci perché hanno dei giocatori che se vengono lasciati liberi possono fare male. Durante la gara avremo comunque le nostre possibilità e dovremo fare di tutto per approfittarne».

Paulo sta attraversando un momento di forma straordinario, tanto che mister Allegri non ha esitato a dire che lui e Neymar sono destinati a diventare i due giocatori più forti del mondo quando Messi e Ronaldo smetteranno di giocare: «Per me è un piacere immenso perché significa che sto lavorando bene, Io però devo rimanere tranquillo, calmo, continuare a lavorare, cercare di crescere giorno dopo giorno, perché per giocare a questo livello bisogna superarsi continuamente. Messi e Cristiano che sono giocatori di un livello incredibile, che nessuno ha raggiunto. E stiamo parlando di un altro giocatore fantastico come Neymar. Se voglio stare a questo livello dovrò migliorare, continuare a crescere e lavorare duro. Io mi sento molto bene, mi sono allenato molto anche durante le vacanze perché sapevo che questo sarebbe stato un anno molto importante, sia per la Juve che per la Nazionale. Sto cercando di fare il massimo per crescere il più possibile. Sento fiducia, penso le giocate in anticipo e riesco a muovermi velocemente, ma il merito non è solo mio: miei compagni mi aiutano molto».


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