I bianconeri vanno sotto, ribaltano il risultato, vengono riagguantati, sprecano un rigore e non vanno oltre il pareggio contro il Cesena
Un’occasione sciupata. La Juve ha avuto tutte le possibilità di vincere a Cesena: è riuscita a ribaltare lo svantaggio iniziale, ma non ha chiuso l’incontro ed è stata riagguantata. Ha avuto ancora l’opportunità di passare dal dischetto, a pochi minuti dalla fine, ma non l’ha sfruttata. E allora, il pareggio del Dino Manuzzi, per quanto deluda, è giusto. Anche perché i romagnoli lo hanno meritato con una gara attenta e coraggiosa, iniziata con straripante personalità.
Il Cesena parte a razzo e ci vuole il miglior Buffon per evitare che la gara si metta subito male. Il capitano ferma per due volte Defrel, deviando in angolo un sinistro insidioso e murando un altro tentativo nato da un incertezza di Bonucci, poi blocca a terra il diagonale di Zè Eduardo.
Il campo sintetico non aiuta di sicuro, perché spesso e volentieri i giocatori scivolano, ma più del terreno è l’atteggiamento aggressivo dei padroni di casa a mettere in difficoltà la squadra di Allegri.
Non è un caso che l’azione del gol di Djuric nasca proprio dal pressing portato da Defrel su Pirlo: il francese ruba palla all’altezza della metà campo, conduce il contropiede e serve il compagno di reparto libero a centro area. E questa volta neanche Buffon può nulla.
A questo punto ti aspetti una reazione rabbiosa dei Campioni d’Italia e invece, per qualche minuto, è ancora il Cesena a correre in maniera forsennata, forse eccessiva. Anche perché, è inevitabile, che prima o poi debba rifiatare. E appena accade, la Juve punisce: Pogba pennella, Morata gira di testa in porta il suo sesto gol in campionato e la partita prende un’altra piega.
Adesso la Signora domina, schiaccia gli avversari nella propria metà campo e in sei minuti passa di nuovo. Evidentemente gli uomini di Di Carlo sono ancora in debito d’ossigeno, perché quando Morata prolunga la traiettoria del pallone fino all’area piccola, non interviene nessuno. Nessuno tranne Marchisio, che brucia sullo scatto Renzetti e devia in rete da due passi. Per festeggiare la 200° presenza in A con la maglia bianconera non potrebbe esserci modo migliore.
«All’inizio abbiamo dormito, ma siamo riusciti a ribaltare la partita. Ora dobbiamo affrontare il secondo tempo in maniera diversa», avverte il Principino durante l’intervallo, ma è un monito che sembra non arrivare ai compagni. La Juve si limita a praticare uno sterile possesso palla, mentre il Cesena ricomincia a correre e a farsi vedere dalle parti di Buffon. Prima con il solito Defrel, pericoloso il suo traversone in avvio di ripresa, poi con Brienza, che al 20′ sparacchia alto un pallone invitante. Cinque minuti dopo però, l’ex palermitano non sbaglia e dal limite indovina l’angolino basso alla destra di Buffon.
Allegri interviene sostituendo Pogba con Pereyra che va a piazzarsi sulla tre quarti e permette a Vidal di spostarsi in mediana e la Juve aumenta la pressione, anche se fatica a trovare la porta. L’occasione di tornare in vantaggio arriva comunque, grazie ad una grande giocata di Llorente che al 36′ controlla in area un pallone tutt’altro che semplice e, spalle alla porta, si coordina per la rovesciata. La sua conclusione trova il braccio alzato di Lucchini e il signor Russo non può che indicare il dischetto. Vidal spiazza Leali, ma angola troppo e mette a lato.
Nel finale Allegri tenta il tutto per tutto, togliendo Vidal e Llorente, inserendo Coman e Pepe e passando al 4-3-3, ma il Cesena vede ormai il traguardo di un pareggio insperato a portata di mano e non se lo lascia sfuggire. Per i romagnoli è un punto prezioso, per la Juve, pensando a quel rigore sbagliato e, soprattutto, al pareggio della Roma nel pomeriggio contro il Parma, è amaro come il fiele.
CESENA-JUVENTUS 2-2
RETI: Djuric 17′ pt, Morata 27′ pt, Marchisio 33′ pt, Brienza 25′ st
CESENA
Leali; Perico (15′ st Nica), Lucchini, Krajnc, Renzetti; Zè Eduardo, De Feudis, Giorgi; Brienza; Djuric (38′ st Rodriguez), Defrel
A disposizione: Agliardi, Gasperi, Carbonero, Magnusson, Bressan, Volta, Succi, Mudingayi, Moncini.
Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Evra; Pogba (30′ st Pereyra), Pirlo, Marchisio; Vidal (43′ st Coman); Morata, Llorente (43′ st Pepe)
A disposizione: Storari, Rubinho, Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Padoin, Sturaro
Allenatore: Allegri
ARBITRO: Russo
ASSISTENTI: Melli, Paganessi
QUARTO UFFICIALE: De Luca
ARBITRI D’AREA: Guida, Gavillucci
AMMONITI: 20′ pt Perico, 41′ pt Lichtsteiner, 24′ st Bonucci, 43′ st Nica
ESPULSI: 37′ st Di Carlo